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Schianto mortale col Suv, lo youtuber: «Trauma indescrivibile. Non ero al volante» C'è un indagato: è il 20enne alla guida. Intanto la sorellina del bimbo rimasto ucciso è stata dimessa dall'ospedale.
ROMA - «Il trauma che sto provando è indescrivibile. Ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima». Sono le parole postate sui social da uno dei giovani youtuber appartenenti alla crew TheBorderline, in queste ore subissati da insulti sui loro profili social, a causa dell'incidente che ieri è costato la vita a un bimbo di 5 anni.
C'è un indagato - Mentre è certo che i cinque a bordo del Suv Lamborghini Urus, noleggiato nei due giorni antecedenti la tragedia, stessero girando video per una sfida sul web (guidare per 50 ore di fila), il 20enne conducente del fuoristrada è stato indagato per omicidio stradale e lesioni gravi. Stando all'Ansa, il giovane sarebbe risultato negativo al test su alcol e droga, diversa la versione riportata dalla Rai che lo vede invece positivo alla cannabis.
Gli altri quattro 20enni componenti del gruppo non risultano invece al momento indagati. Ma non si può escludere un'eventuale responsabilità in concorso.
I TheBorderline sono soliti pubblicare su YouTube e TikTok challenge pericolose. Quella di ieri si è conclusa nel peggior modo possibile: il Suv si è scontrato con una Smart FourFour con a bordo una bimba di 3 anni, il fratellino di 5 rimasto ucciso e la loro mamma di 29, che si trovava alla guida.
Dimessa la sorellina - L'unica buona notizia di questa tragedia arriva dall'ospedale Bambino Gesù di Roma da dove è stata dimessa la sorellina del bimbo purtroppo deceduto. Resta invece ricoverata al Sant’Eugenio la donna 29enne in stato di shock, come riporta il portale locale RomaToday. Mentre i cinque influencer sono rimasti tutti illesi.
Le indagini - La Polizia locale di Roma Capitale, coordinata dalla Procura, lavora per stabilire con esattezza il ruolo di ciascuno dei cinque a bordo del Suv, la velocità di quest'ultimo e se il codice della strada italiano consenta a un neopatentato di guidare (e quindi di prendere a noleggio) un'auto tanto potente.
Nelle prossime ore sarà sentita anche la mamma dei bambini travolti sulla loro Smart per capire per quanto possibile l'esatta dinamica dello schianto. Un residente ha dichiarato di averli visti sfrecciare almeno a 90 / 100 km all'ora, mentre dalle immagini dei mezzi incidentati si vede la city car della famiglia accartocciata nella parte destra, proprio dove sedeva il bimbo di 5 anni, al fianco della madre. Tra le altre cause ipotizzate, la stanchezza dei ragazzi per essersi avvicendati alla guida per tante ore di fila e la distrazione per la realizzazione dei video.
