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REGNO UNITOBoJo attende la stangata

19.06.23 - 12:25
Nel pomeriggio è atteso il via libera della Camera dei Comuni alla "condanna" dell'ex premier, travolto dallo scandalo Partygate
keystone-sda.ch (Justin Tallis)
Fonte ats
BoJo attende la stangata
Nel pomeriggio è atteso il via libera della Camera dei Comuni alla "condanna" dell'ex premier, travolto dallo scandalo Partygate

LONDRA - È atteso per il pomeriggio avanzato di oggi, salvo anticipi, lo scontato via libera della Camera dei Comuni britannica alle raccomandazioni del durissimo rapporto di condanna diffuso nei giorni scorsi fra le polemiche dalla commissione bipartisan di Westminster chiamata a indagare su Boris Johnson sull'accusa di aver «fuorviato il Parlamento« quando era primo ministro sul cosiddetto scandalo Partygate: ossia, sui ritrovi organizzati a Downing Street in sospetta violazione delle restrizioni anti Covid allora imposte al Paese dal suo medesimo governo.

Il rapporto del Privileges Committee, secondo il cui verdetto finale BoJo ha mentito «deliberatamente e ripetutamente» all'aula, propone una sospensione di 90 giorni dell'ex premier dai lavori parlamentari destinata a restare sulla carta, in quanto Johnson si è già dimesso da deputato in anticipo per protesta (e per sfuggire a un giudizio pubblico). Ma anche di negargli per il futuro a titolo punitivo l'accesso a Westminster e il lasciapassare che di norma si concede a ciascun parlamentare: sanzione del tutto inedita per un ex capo dell'esecutivo di Sua Maestà. L'ok appare certo grazie al sostegno di tutte le forze di opposizione e di almeno una parte dei conservatori (presenti del resto in maggioranza nel Privileges Committee, con 4 membri su 7). E resta imbarazzante per il partito di governo come per il premier in carica, Rishi Sunak, ex ministro di Johnson che Boris considera ormai un traditore; e che l'opposizione laburista accusa invece di ambiguità.

Sunak e vari ministri sembrano in effetti intenzionati, alla fine, a non partecipare al voto. Tanto più che l'approvazione potrebbe avvenire in forma tacita - senza registrazione dei sì e dei no - se nessuno si opporrà a voce alla richiesta introduttiva dello speaker di accogliere o meno la mozione relativa al testo: come, secondo i media, lo stesso Johnson ha suggerito in extremis di fare ai suoi residui pretoriani - pur avendo rigettato furiosamente le conclusioni del Committee come frutto di una presunta «caccia alle streghe» - per evitare lo scenario prevedibile d'una conta largamente negativa nero su bianco.

Intanto le opposizioni sono decise a scavare comunque nelle divisioni interne e negli imbarazzi della maggioranza Tory. A incominciare dal leader del Labour, Keir Starmer, che denuncia come atto di debolezza la libertà di voto lasciata da Sunak ai suoi e la sua intenzione dichiarata di «non voler influenzare nessuno su un tema di coscienza che è di competenza del parlamento e non del governo». «Se il primo ministro vuole dimostrare un minimo di leadership - è la sfida di Starmer - nel pomeriggio dovrebbe venire in aula e votare».

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COMMENTI
 

RV50 1 anno fa su tio
Un'altro p a g l i a c c i o politico povero "globo" da chi siamo guidati

Tiki8855 1 anno fa su tio
E avrebbe anche voluto diventare il successore di Stoltenberg....

matterhorn 1 anno fa su tio
Che paghi tutto questo 🤡 🤡🤡 personaggio imbarazzante come poche volte si è visto!
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