Lo conferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ribadito la necessità di ricevere garanzie dalla Nato
KIEV - Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla Bbc, ha riconosciuto che i progressi della controffensiva ucraina sono «più lenti del previsto». «Alcune persone credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati ora. Non lo è - ha aggiunto - Ciò che è in gioco è la vita delle persone».
Zelensky ha detto che la spinta militare non sta andando facilmente perché 200'000 km quadrati di territorio ucraino sono stati minati dalle forze russe.
«Qualunque cosa qualcuno possa desiderare, compresi i tentativi di fare pressione su di noi, noi avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che riterremo migliore», ha aggiunto Zelensky.
Il presidente ucraino ha ribadito la necessità che l'Ucraina riceva garanzie di sicurezza dalla Nato ma ha affermato che l'obiettivo finale è l'adesione all'alleanza difensiva. «Stoltenberg conosce la mia posizione - ha detto il leader ucraino - Abbiamo detto loro numerose volte: 'Non toglieteci il terreno da sotto i piedi'».
Nel frattempo, un tribunale di Kiev ha mandato agli arresti domiciliari con l'accusa di «negligenza in atti d'ufficio» Roman Tkachuk, responsabile per la sicurezza dell'amministrazione municipale della capitale ucraina per la vicenda di alcuni rifugi antiaerei che sono stati trovati chiusi durante un allarme per un raid aereo russo il primo giugno. Lo scrive su Telegram Rbc-Ucraina.
Un rifugio chiuso a chiave nel distretto di Desnyan, secondo gli inquirenti, costò la vita a due donne e a una bambina di 9 anni: un episodio che ha creato scandalo in Ucraina e suscitato le ire del presidente, Volodymyr Zelensky, e del sindaco di Kiev, Vitaly Klichko.