Per gli altri otto indagati nell'inchiesta si va verso la richiesta di rinvio a giudizio.
VERBANIA - Dal caso Mottarone escono di scena sei figure che, negli ultimi due anni, erano state indagate dalla procura di Verbania. Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Verbania, Mauro D'Urso, ha infatti accolto la richiesta di archiviazione formulata dalla procura nei confronti di Rino Fanetti, Fabrizio Pezzolo, Davide Marchetto, Alessandro Rossi, Davide Moschitti e Federico Samonini. Si tratta di tecnici esterni, le cui posizioni erano già state stralciate al momento dell'avviso di conclusione delle indagini del mese scorso.
Per gli altri otto indagati nell'inchiesta sul gravissimo incidente della funivia Stresa-Mottarone (Verbano-Cusio-Ossola), in cui morirono quattordici persone, si va verso la richiesta di rinvio a giudizio.
Si profila, invece, una richiesta di processo per le due società (Ferrovie del Mottarone e Leitner, incaricata della manutenzione) e i sei indagati che lo scorso 19 maggio hanno ricevuto l'avviso di conclusione indagini: Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio, direttore d'esercizio, Gabriele Tadini, capo servizio, Anton Seeber, presidente del consiglio di amministrazione di Leitner, Martin Leitner, consigliere delegato della società altoatesina e Peter Rabanser, responsabile del servizio alla clientela.
Nei loro confronti la procura a maggio ha chiuso le indagini e dopo gli interrogatori di chi ne farà richiesta dovrebbe chiedere al giudice dell'udienza preliminare (gup) il rinvio a giudizio.