Mauritania, Zimbabwe e l'Algeria hanno denunciato gli attacchi
KHARTUM - Continuano gli attacchi e i saccheggi delle missioni diplomatiche straniere in Sudan, con l'Algeria ultimo Paese a denunciarli: lo rende noto la Bbc. Ieri, infatti, il ministero degli Esteri algerino ha dichiarato che la residenza del suo ambasciatore nella capitale, Khartum, è stata «presa d'assalto e saccheggiata» il giorno precedente.
Il ministero ha commentato che quest'attacco rappresenta una violazione del diritto internazionale e ha invitato le autorità sudanesi a perseguire i responsabili. Lo stesso giorno lo Zimbabwe ha condannato gli assalti contro la propria ambasciata e alla residenza del suo ambasciatore a Khartum, con il portavoce del ministero degli Esteri che ha accusato i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf).
«Abbiamo rapporti secondo cui anche la maggior parte delle proprietà dei Paesi sono state prese di mira. È pura criminalità approfittare della guerra per saccheggiare le proprietà dei nostri diplomatici e della nostra ambasciata lì», ha accusato Livit Mugejo, portavoce del ministero degli Esteri dello Zimbabwe. Martedì anche la Mauritania ha dichiarato che la sua ambasciata a Khartum è stata presa d'assalto e saccheggiata da uomini armati.
I media mauritani hanno riferito che almeno tre veicoli utilizzati dall'ambasciatore e dal personale sono stati rubati. L'esercito sudanese ha più volte accusato Rsf degli attacchi contro le missioni diplomatiche, ma i paramilitari negano il loro coinvolgimento.