Il presidente russo in diretta tv ha parlato alla nazione: «Adesso si decide il destino del nostro popolo».
MOSCA - «Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento». Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv dopo la ribellione del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. «Adesso si decide il destino del nostro popolo», ha aggiunto.
«Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari». Mi rivolgo a «coloro che sono stati coinvolti in questo, vi invito a fermare le vostre azioni criminali», ha aggiunto Putin.
«Le azioni che hanno diviso la nostra unità sono il rinnegamento del nostro popolo, dei nostri compagni d'armi che ora stanno combattendo al fronte, questa è una pugnalata alle spalle per il nostro Paese e il nostro popolo», ha aggiunto il presidente russo.
«Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere», ha affermato Putin.
Nel frattempo le forze dell'ordine russe starebbero conducendo un'irruzione nell'ufficio del Gruppo Wagner di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale Fontanka, citata dalla Bbc.
«Le forze dell'ordine sono entrate nel centro della milizia privata Wagner in via Zolnaya, a San Pietroburgo. Due autobus con la polizia antisommossa e le guardie nazionali stanno entrando insieme a personale in borghese», riporta Fontanka affermando che «persone mascherate e con fucili automatici» sono state schierate vicino al ponte Blagoveshchensky di San Pietroburgo, dove si trovano un hotel e un ristorante legati a Yevgeni Prigozhin.