Non si placa ancora l'ira di migliaia di persone che dallo scorso martedì protestano contro l'uccisione di un 17enne da parte della polizia
PARIGI - Saccheggi e vandalismi continuano nel centro di Parigi. Dopo il centro commerciale di Les Halles, dove è stato preso di mira soprattutto il negozio Nike, gruppi di giovani si sono diretti nella vicina e centralissima rue de Rivoli.
A decine hanno assaltato diversi negozi, soprattutto di abbigliamento. Analoghe azioni sono avvenute nel X arrondissement, nella rue du Faubourg Saint-Denis, dove è stato assaltato un bar tabaccheria sotto gli occhi di decine di clienti seduti ai tavolini. «Hanno spaccato tutto, rovesciato cassonetti e tavoli e rubato stecche di sigarette», ha raccontato a Le Parisien uno dei clienti, ancora sotto shock.
La Francia, ricordiamo, è in subbuglio dopo che martedì un poliziotto di Nanterre ha aperto il fuoco e ucciso un 17enne alla guida dopo che quest'ultimo si era rifiutato di fermarsi. Un caso, questo, che non si può dire isolato già che appena due settimane prima un 19enne, sempre nell'Esagono, era stato ucciso per lo stesso motivo. Solo nel 2022 gli agenti hanno aperto il fuoco 138 volte e ucciso 13 persone durante dei controlli stradali.
Sempre lo scorso anno, ai microfoni di Europe1, riportava questa settimana il portale Actu, il segretario generale del sindacato Synergie-Officiers Patrice Ribeiro aveva affermato che «in Francia i guidatori si rifiutano di fermarsi a un controllo di polizia ogni venti minuti. Ma non si spara sulle persone solo per questo motivo».
Stando a dei dati pubblicati dall'Observatoire national interministériel de la Sécurité routière nel 2021 sono stati registrati 27'296 casi di rifiuto di un controllo di questo tipo. Sempre nel 2021 gli agenti hanno aperto il fuoco contro degli automobilisti 157 volte.
Nel 2017 è stata promulgata una legge che attenua le condizioni nelle quali le forze dell'ordine possono fare uso della loro arma. Nel testo della norma relativa alla sicurezza pubblica si legge in particolare che nel caso in cui, nella loro fuga, gli occupanti di un veicolo siano suscettibili di mettere in pericolo la propria vita o quella altrui, gli agenti di polizia sono autorizzati a fare fuoco.