Sono 994 le persone fermate dalle forze dell'ordine.
NANTERRE - È stata ancora una notte di disordini in Francia dopo la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto a Nanterre durante un controllo di routine che il ragazzo avrebbe cercato di evitare. I fermi effettuati sono 994.
Di fronte ai gravi scontri di ieri sera, con l'assalto a un'armeria, il sindaco di Marsiglia Benoit Payan ha chiesto «l'invio immediato di altre forze per il mantenimento dell'ordine» per arginare la violenza dei saccheggi e dei danneggiamenti.
Uomini del Raid sono poi stati schierati a Lille, nel nord, dopo violenti disordini, ma la situazione è tesa anche Lione, dove si sono registrati scontri tra la polizia e giovani nella periferia della città, a Vénissieux e a Villeurbanne. Trentuno gli arresti. Saccheggi sono stati segnalati nel centro di Grenoble e di Saint-Etienne. A Nanterre sono stati lanciati razzi pirotecnici contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni.
Nella notte il ministro dell'interno Gérald Darmanin è stato a Mantes-la-Jolie, nella banlieue parigina, teatro di violenti scontri la notte precedente (era stato dato fuoco al Municipio). «È la Repubblica che vincerà», ha detto Darmanin aggiungendo che «non confondo le poche migliaia di delinquenti con la stragrande maggioranza dei nostri connazionali che vivono nei quartieri popolari».
Il ministro ha riferito di violenze di «intensità molto minore» questa notte, in particolare nell'Ile-de-France, e ha detto che il numero degli arrestati è salito a 994.