Ronde, manganelli e slogan razzisti, le proteste assumono un'ulteriore (preoccupante) dimensione.
PARIGI - Sono state segnalate in alcune città della Francia bande di giovani di estrema destra che negli ultimi giorni sono scese in piazza minacciando i manifestanti che in questi giorni protestano e danno vita a scontri e devastazioni per la morte di Nahel, ucciso martedì scorso da un poliziotto.
Un gruppo è stato avvistato ieri sera a Lione ma è stato respinto subito dalla polizia che ha disperso l'inizio di corteo - nel quale sono state notate mazze da baseball e saluti romani da parte dei giovani - utilizzando gas lacrimogeni.
Secondo la prefettura, i giovani «tentavano un'operazione di comunicazione davanti al municipio». Il quotidiano locale, Le Progrès, riferisce che «il gruppo di destar Les Remparts, venuto dalla città vecchia, è stato disperso con i lacrimogeni». Vari video sui social mostrano i giovani mentre gridano slogan come «Siamo a casa nostra» e «La Francia ai francesi».
Nei giorni scorsi, secondo un deputato de La France Insoumise, Thomas Porte, analoghe manifestazioni sono state registrate ad Angers e Chambéry. Ad Angers, in particolare, la procura ha aperto un'inchiesta sul gruppo che è stato ripreso in un video in un'accesa discussione con manifestanti per la morte di Nahel.