Secondo i media locali, l'esecutivo cade su migrazione e asilo. A rischio l'asse centrista dell'UE?
BRUXELLES - È crisi di governo in Olanda. A quanto riportano i media locali il governo guidato da Mark Rutte, il quarto con lo stesso primo ministro, è caduto sull'approvazione di alcune misure sulla migrazione e l'asilo, che ha spaccato l'alleanza che forma l'esecutivo.
La coalizione alla guida del IV governo Rutte era formata dal Partito popolare per la libertà e democrazia (VVD), di cui è membro lo stesso primo ministro, dai liberali di D66, dai cristiano democratici dell'Appello cristiano democratico (Cda) e dai calvinisti dell'Unione Cristiana (Cu).
A dividere la coalizione, secondo il De Telegraaf, sono state le misure volte a limitare il ricongiungimento familiare dei migranti che ha visto da un lato i partiti VVD e CDA e dall'altro, più aperturista, liberali e calvinisti. Secondo il quotidiano olandese è probabile, che a questo punto, si torni al voto nel mese di ottobre.
In Europa, dunque, la fine dell'esecutivo Rutte potrebbe essere destinata a sferrare un altro colpo - e in che misura lo dirà il tempo - all'asse centrista che finora ha guidato le scelte di Bruxelles.