«Sono fiero per i sei milioni che sono bruciati», ha dichiarato l'attivista del Likud Itzik Zarka.
GERUSALEMME - Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato l'espulsione immediata di Itzik Zarka, un attivista del partito di destra Likud che ieri - durante un'animata discussione con oppositori della riforma giudiziaria intrapresa dal governo - ha pesantemente offeso il ricordo della Shoah.
Secondo immagini rilanciate sui social, Zarka ha detto loro: «Ashenaziti (ebrei di origine europea, ndr), prostitute. Bruciate all'inferno. Vi sputo addosso. Sono fiero per i sei milioni che sono bruciati. Fiero».
«Non possiamo tollerare nel Likud un comportamento talmente offensivo», ha affermato Netanyahu ordinando al tribunale disciplinare del Likud di espellere Zarka, malgrado questi abbia conquistato negli ultimi anni rapporti molto stretti con diversi ministri del Partito.
Il mese scorso il ministro dell'energia Israel Katz (Likud) aveva licenziato in tronco un proprio consigliere dopo che aveva lamentato su Facebook che Hitler avesse «tralasciato» di uccidere - fra 6 milioni di ebrei - «anche Aharon Barak». Sopravvissuto da bambino alla Shoah, poi divenuto presidente della Corte Suprema di Gerusalemme, il giudice Barak ha lasciato l'incarico molti anni fa. Ancora oggi resta però malvisto dai nazionalisti israeliani per le sue critiche alla riforma giudiziaria del governo Netanyahu.