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ANTARTIDEQuella massa di ghiaccio grande come l'Argentina scomparsa nel nulla

30.07.23 - 17:54
In Antartide un giallo climatico, dal sapore di thriller, che preoccupa gli scienziati
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Quella massa di ghiaccio grande come l'Argentina scomparsa nel nulla
In Antartide un giallo climatico, dal sapore di thriller, che preoccupa gli scienziati

ROMA - All'Antartide manca una quantità di ghiaccio marino delle dimensioni dell'Argentina e gli scienziati stanno cercando di capire perché. Lo scrive la Cnn.

Mentre l'emisfero settentrionale è soffocato da un'ondata di caldo da record, molto più a sud, nel cuore dell'inverno, viene infranto un altro terrificante record climatico. Il ghiaccio marino antartico è sceso a minimi senza precedenti per questo periodo dell'anno.

Ogni anno, il ghiaccio marino antartico si riduce ai livelli più bassi verso la fine di febbraio, durante l'estate del continente. Il ghiaccio marino poi si ricostruisce durante l'inverno. Ma quest'anno gli scienziati hanno osservato qualcosa di diverso. Il ghiaccio marino non è tornato ai livelli previsti. Infatti è ai livelli più bassi per questo periodo dell'anno da quando sono iniziate le registrazioni 45 anni fa.

Rischi per foche e pinguini, ma non solo

«Fino a dieci anni fa si pensava, sbagliando, che almeno l'Antartide fosse immune da queste destabilizzazioni» ma oggi i dati sulla riduzione del ghiaccio marino dell'Antartide «fanno pensare a conseguenze gravi per l'ecosistema, con pinguini e foche che ad esempio si troverebbero 'senza casa' e per la stabilità dei ghiacciai e delle calotte di ghiaccio costiere».

Così all'ANSA il direttore del dipartimento di Scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Fabio Trincardi. Secondo l'esperto, se è vero che occorre considerare che i ghiacci marini ai Poli «subiscono grandi oscillazioni stagionali, qui si teme un salto di stato del sistema perché la riduzione dell'estensione del ghiaccio marino, oggi eclatante, è in atto senza inversioni da quasi dieci anni».

Il solo ghiacciaio Thwaites, in Penisola Antartica, ricorda l'esperto del Cnr «può, fondendosi, contribuire a molti metri di innalzamento del livello del mare».

«Pochissimo tempo per cambiare stile di vita»

Trincardi mette poi in evidenza, a livello globale, come tutto il ghiaccio presente sulla Terra alle alte latitudini e in alta quota sulle montagne «è il più destabilizzato», mentre sembra che il ghiaccio marino Artico «sia destinato a scomparire in estate nel giro di un decennio, con conseguenze devastanti sul bilancio termico della Terra, così come la calotta della Groenlandia, sembra ormai destinata a fondersi contribuendo in pochi secoli a un innalzamento globale del livello del mare fino a sette metri».

Da qui l'appello per «accelerare con la trasformazione delle nostre economie togliendole dalla dipendenza dai combustibili fossili, principali responsabili dell'aumento di gas climalteranti in atmosfera, insieme con i disboscamenti selvaggi, l'agricoltura intensiva e la zootecnia industriale. Dobbiamo cambiare stile di vita in tutti i continenti e il tempo rimasto per farlo - conclude Trincardi - è ormai pochissimo».


 
 

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COMMENTI
 

Van H 1 anno fa su tio
"insieme con i disboscamenti selvaggi, l'agricoltura intensiva e la zootecnia industriale" e nessuna multinazionale cambia di un millimetro la propria produzione... ma neanche di un millimetro! ah.. i soldi.. che tristezza..

Don Quijote 1 anno fa su tio
Paturnie tipicamente umane, l'uomo allo stato attuale delle conoscenze non è in grado di fare valutazioni attendibili sul clima né di modificare alcunché. Quarantacinque anni di osservazione sono irrilevanti per poter comprendere.

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Credo che scienziati seri e osservazioni climatiche attendibili ci sono, forse i politici sono un po‘ meno seri e le loro valutazioni e misure meno attendibili 🤷‍♂️😜. Personalmente ho l‘impressione che non sarà l‘essere umano a creare i presupposti per migliorare la situazione, tutti i personaggi che contano sono troppo coinvolti economicamente e la politica è uno strumento al loro servizio. Io ormai devo solo crepare mi dispiace per i giovani e i bambini..

Don Quijote 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Keope1963, seguo la cosa da 30 anni, mettendo da parte i vari senzazionalismi mediatici e l'inevitabile isteria che crea in persone poco o per niente informate, il dubbio scientifico è un dato du fatto, sostenuto da prove empiriche del passato e da vari ricercatori indipendenti e universitari. Se la CO2 avesse un peso rilevante, anche solo il 20% di quanto chiacchierato, non saremmo in grado di porvi rimedio nei prossimi 50 anni. Ci possiamo adattare come hanno fatto i nostri antenati nei vari periodi della storia con mezzi ridicoli rispetto ai nostri, un po' di autostima e fiducia non guasta, anche i catastrofisti ci sono sempre stati senza azzecarne mai una.

Keope1963 1 anno fa su tio
Il pianeta blu, molto probabilmente, continuerà il suo viaggio intorno al sole anche senza gli esseri umani. La nostra estinzione sarà la sua salvezza. Avanti con le chiacchiere … quelle di carnevale.

francox 1 anno fa su tio
Quelli che comandano, vogliono il polo navigabile, altro che clima e orsi.

Brasil63 1 anno fa su tio
Questo mese ho esagerato con i wiskey on the rock....

UtenteTio 1 anno fa su tio
Il paradosso è bello però, gli ecologisti vogliono eliminare le centrali nucleari o carbone per creare elettricità, ma non vogliono nemmeno le pale eoliche o pannelli slari perché deturpano il paesaggio, ma vogliono togliere le auto a benzina per aumentare le auto o mezzi a batteria, che verranno ricaricati come? Se avessi un terreno di 100'000m2 metterei solo pannelli come fanno in Francia o Spagna (le immagini del Tour de France hanno ripreso questi campi, anche alla Vuelta), rialzati 2m per poter seminare pomodori o altro, ma à sà pò mia secondo gli scienziati fenomeni da baraccone, deturpa il paesaggio, quindi meglio lasciar crescere rovi e palme (ti)cinesi.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Piuttosto di guardare a 10'000km da Lugano, quanti sono andati al ghiacciaio del Rodano negli ultimi 2 anni? Ma ad oggi, solo parole, mentre proposte concrete nessuna, tranne tasse, divieti ed altre fanfaluccole che sono una goccia nel mare, mentre in altre parti del mondo come Cina, India ecc, producono 100 volte più smog ed inquinamento degli svizzeri che vengono additati come menefreghisti o negazionisti. Ha già, c'è chi per fare scalpore si incolla (colla rigorosamente chimica) o imbratta copie di quadri e statue, per poi andare al bar a tirar bianchini dopo la manifestazione, perché andare a manifestare dove si crea inquinamento si ha troppa paura.

mzoni 1 anno fa su tio
Ma concretamente, cosa possiamo fare?? Come semplice cittadino, ho due figli neonati…ho paura per il futuro, le guerre sono niente a confronto di questa lenta catastrofe..visto che la legge del mercato la fa il consumatore, ci vorrebbe un guru scienziato o filosofo che ci indicasse la via, concreta, alla quale con umiltà ed impegno mi affiderei… il problema é che non ci fidiamo più di niente e di nessuno, senza distinzione tra bene e male, tra eco logia ed eco nomia, siamo una generazione di distruttologi

Pincopalla555 1 anno fa su tio
Risposta a mzoni
purtoppo quasi niente finche esistono gli usa e la cina

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Pincopalla555
ma che cavolo dici? informati bene prima di scrivere certe sciocchezze, la Cina ha fatto progressi significativi nel ridurre l'inquinamento negli ultimi anni, ha adottato diverse misure per affrontare l'inquinamento atmosferico, incluso il rafforzamento delle norme ambientali, la promozione delle energie rinnovabili e l'introduzione di politiche per ridurre le emissioni di gas serra. Inoltre, il governo cinese ha intrapreso iniziative per ridurre l'inquinamento delle acque e migliorare la gestione dei rifiuti. Questi sforzi hanno portato a una riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici, come il particolato fine (PM2.5) e l'anidride solforosa (SO2), in molte città cinesi. Tuttavia, è importante sottolineare che la Cina affronta ancora sfide significative in termini di inquinamento atmosferico, in particolare nelle aree industrializzate e densamente popolate.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
per quanto riguarda l'America, quest'ultima sta adottando diverse misure per ridurre l'inquinamento. Le azioni legislative, gli investimenti in energie pulite e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sono tutti aspetti fondamentali nel perseguire una società più sostenibile. Tuttavia, è importante sottolineare che la sfida dell'inquinamento richiede un impegno continuo e una collaborazione globale per garantire un futuro più pulito e salubre per le generazioni future. Sperando non torni Trump, non che Biden sia un genio, ma almeno lui crede nella scienza e si adopera per il clima.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny. Mi spieghi cosa è successo con gli USA ed il protocollo di Kyoto? Come è andata? Lo menziono perché tu parli di collaborazione globale.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Certo te lo apiego subito, innanzi tutto hai ragione, è stato firmato da Clinton ma non ratificato da George W. Bush, ma dimentichi di menzionare anche il tuo caro presidente Donald Trump, lui ha deciso di ritirarsi dall'Accordo di Parigi nel giugno 2017. Ha sostenuto che l'accordo era svantaggioso per l'economia americana e che avrebbe impedito la creazione di posti di lavoro nel settore dei combustibili fossili. (coincidenza 2 presidenti Repubblicani). Ora Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden (anche se non sarà il miglior presidente del Usa) sta cercando di metterci una pezza e ha messo in atto dei cambiamenti significativi. Ecco alcune iniziative chiave che Biden ha intrapreso: 1. Ritorno all'Accordo di Parigi: Il presidente Biden ha ripristinato immediatamente l'adesione degli Stati Uniti all'Accordo di Parigi dopo il ritiro deciso dall'amministrazione Trump. 2. Riduzione delle emissioni di gas serra: Biden ha annunciato l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra degli Stati Uniti del 50-52% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Questo rappresenta un impegno significativo verso la decarbonizzazione dell'economia statunitense. 3. Investimenti nell'energia pulita: L'amministrazione Biden sta promuovendo investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Ha proposto un piano di investimenti di 2 trilioni di dollari per affrontare la crisi climatica, creare posti di lavoro verdi e modernizzare l'infrastruttura statunitense. 4. Promozione dei veicoli elettrici: L'obiettivo di Biden è quello di accelerare la transizione verso i veicoli elettrici, promuovendo incentivi fiscali per l'acquisto di auto elettriche e l'installazione di una rete di ricarica nazionale. 5. Protezione delle terre e delle acque: L'amministrazione Biden si è impegnata a proteggere il 30% delle terre e delle acque degli Stati Uniti entro il 2030, al fine di preservare la biodiversità e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Ora vediamo cosa ha fatto l'amministrazione Trump per il clima 😉 Fatti reali e documentati. Durante l'amministrazione Trump, c'è stata una significativa inversione di rotta nella politica climatica degli Stati Uniti. Ecco alcuni dei principali interventi dell'amministrazione Trump in materia di clima: 1. Ritiro dall'Accordo di Parigi: Nel 2017, l'amministrazione Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi sul clima, che era stato firmato durante l'amministrazione Obama. Questa decisione ha reso gli Stati Uniti l'unico paese al mondo ad abbandonare l'accordo. 2. Riduzione delle normative ambientali: L'amministrazione Trump ha lavorato per indebolire le normative ambientali esistenti, tra cui il Clean Power Plan, che mirava a ridurre le emissioni di carbonio delle centrali elettriche. Sono state ridotte anche le norme per l'efficienza dei veicoli e i limiti sulle emissioni delle industrie. 3. Approvazione di progetti energetici controversi: L'amministrazione Trump ha dato il via libera a progetti energetici controversi come la costruzione di oleodotti come il Keystone XL e il Dakota Access, nonostante le preoccupazioni ambientali e le proteste delle comunità locali e dei nativi americani. 4. Supporto all'industria dei combustibili fossili: L'amministrazione Trump ha cercato di promuovere l'industria dei combustibili fossili, come il carbone, attraverso l'eliminazione di regolamentazioni e l'adozione di politiche che favoriscono l'estrazione e la produzione di combustibili fossili. 5. Riduzione dei finanziamenti alla ricerca scientifica sul clima: L'amministrazione Trump ha ridotto i finanziamenti alla ricerca scientifica sul clima e ha ostacolato l'utilizzo delle evidenze scientifiche nei processi decisionali.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Peter Parker, se ti stai chiedendo quale accordo sia più significativo per il bene globale, ti rispondo che entrambi gli accordi sono importanti, perché riconoscono la necessità di agire immediatamente per affrontare il cambiamento climatico e impegnano i paesi a prendere misure per ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, l'accordo di Parigi è considerato più significativo perché coinvolge tutti i paesi e ha un obiettivo più ambizioso di limitare l'aumento della temperatura.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny. Devo ammettere che almeno tu ti prendi il tempo di esporre i tuoi argomenti, giusto che sia così. Poi evidentemente si può discutere sulle diverse opinioni ed interpretazioni. Per quel che riguarda Kyoto, ti sei dimenticato di elencare Sant‘Obama, anche lui non ha rettificato proprio un bel niente ed ha sposato le giustificazioni di Bush….quindi ci aggiungiamo un democratico, d’accordo? Per quello che riguarda Biden: Certo, si sta facendo bello, di facciata. Anche qui hai dimenticato un punto che personalmente credo valga la pena evidenziare. Così come riportato dal Washington Post (non Fox news…), Biden ad oggi ha approvato più permessi per perforazione di pozzi negli USA di quanto non abbia fatto Trump nei suoi 4 anni. Quindi il tuo Biden predica bene e razzola male, niente di diverso di quanto non abbiano fatto TUTTI i politici…

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Peter Parker.Sì, concordo con te, Barack Obama non ha ripristinato l'accordo di Kyoto, però ha ratificato l'accordo di Parigi nel settembre 2016. Sono completamente d'accordo con te sul fatto che i governi non stiano facendo abbastanza in materia.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny. Non credo in nessun accordo che coinvolge i governi. Vorrei che tutti gli scienziati, ricercatori, ingegneri del mondo remassero nella stessa direzione, a prescindere dai propri governi. E che si trovassero soluzioni sostenibili, realistiche in termini di tempistica ed impatto economico. Tutto qui. Vietare le cannucce di plastica, pretendere di ristrutturare TUTTI gli immobili entro il 2030….ecco, questo non fa neanche più ridere…..

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Peter Parker, No, non è vero che il presidente Biden ha approvato più perforazioni petrolifere dell'amministrazione Trump. Al contrario, l'amministrazione Biden ha adottato (operativamente e non solo a parole) una serie di misure volte a limitare le perforazioni petrolifere e a ridurre le emissioni di gas serra per affrontare la crisi climatica. Biden ha annunciato una moratoria temporanea sul leasing di terreni federali per le attività di estrazione dei combustibili fossili, incluso il petrolio, al fine di condurre una revisione approfondita delle politiche energetiche. L'obiettivo dell'amministrazione Biden è quello di promuovere una transizione verso fonti di energia più pulite e sostenibili, se poi c'è la farà o meno, questo è un altro paio di maniche...

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny. Io invece trovo info che confermano l’aumento sul Leasing di terreni federali e privati (6430 permessi contro i 6172 della precedente amministrazione). Biden al COP26 ha detto che i cambiamenti climatici sono una minaccia esistenziale ed ha promesso che gli USA riducano del 51% le emissioni entro 9 anni. Solo che qualche giorno dopo, l’amministrazione ha offerto 80 milioni di acri nel Golfo del Messico per il Leasing di olio e gas. Aumentando le emissioni.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Peter Parker, La maggior parte dei leasing sui terreni sono stati approvati durante l'amministrazione Trump, ma possono essere soggetti a revisione e modifica da parte dell'attuale amministrazione Biden. Tuttavia, la cancellazione di questi leasing può essere un processo complesso e richiede procedure legali appropriate. l'attuale governo potrebbe cercare di rivedere e modificare i leasing sui terreni che favoriscono l'industria fossile. Ad esempio, potrebbe essere presa in considerazione la revoca di leasing in aree sensibili, come le terre pubbliche protette o le aree marine. Ciò significa che il processo potrebbe richiedere tempo e non è garantito che tutti i leasing saranno cancellati. Inoltre, è importante notare che alcuni leasing potrebbero essere oggetto di accordi contrattuali che prevedono sanzioni o penalità in caso di cancellazione anticipata. Pertanto, l'amministrazione Biden dovrà valutare attentamente le implicazioni legali e finanziarie di qualsiasi azione di cancellazione. Per quanti riguarda il Golfo del Messico, già nel 2016 si erano promesse concessioni, cmq il tutto è stato bloccato ad inizio 2022 dal tribunale Federale di Washington.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny. Lo sai che l’emissioni di gas serra negli USA è in aumento, dal 2022? Lo so che mi dirai che i risultati delle politiche avranno effetto nel medio termine…e…spero tu abbia ragione. Però sono gli ecologisti che sventolano i numeri senza contestualizzare e sentenziano la fine del mondo per domani… Magari gli USA ridurranno del 2-3%….. poi in Canada ci sono 900 incendi boschivi… e l’India, Cina…vabbè….

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Sì, è vero che le emissioni di CO2 degli Stati Uniti sono aumentate negli ultimi due anni. Ci sono diversi fattori che possono contribuire a questo aumento. A parte che per 2 anni di covid la produzione industriale era fortemente ridotta, ed ora uno dei motivi principali potrebbe essere, appunto, la ripresa con il conseguente aumento dell'attività economica, poiché un'economia in crescita spesso porta a un aumento della domanda di energia, che a sua volta può portare ad un aumento delle emissioni di CO2. Inoltre, i cambiamenti nelle politiche ambientali volute da Trump, puntando molto sul fossile, hanno avuto e stanno avendo un forte impatto sulle emissioni di CO2, negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno sperimentato cambiamenti nelle politiche ambientali, ora si sta cercando di metterci una toppa, purtroppo sono processi non risolvibili in 2-3 anni, come hai già anticipato tu😉 Per il resto ti do ragione, a parte sulla Cina, contrariamente a quanto si pensa, sta facendo molto negli ultimi anni per il clima, ovvio che ci vuole tempo anche qui...

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny. L’amministrazione Trump ha fatto di tutto per garantire l’indipendenza di approvvigionamento energetico per il suo Paese, cosa assolutamente logica. Non ci vedo niente di scandaloso, anzi. Gli accordi di Parigi non sono „accordi“ in senso stretto, ma sono piuttosto intenzioni e promesse (da politico…eh) fatte da ogni Stato. Vai a guardare sulla pagina ufficiale come stanno andando questi…accordi. Non è cambiato praticamente nulla. Ma per certi politici serve riempirsi la bocca con certi proclami, fasulli. Gli USA non hanno ratificato il protocollo di Kyoto perché esso penalizzava esageratamente la propria economia, senza nessun obbligo o garanzia su altri Paesi (Cina ed India in testa) che facessero gli stessi sforzi. Si chiama diplomazia, ritengo la decisione presa assolutamente logica e sensata (e dico la stessa cosa di Obama per non averla rattificata…anche se prima per la sua campagna elettorale ci ha marciato sostenendola…vabbè).

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Peter, che Trump abbia fatto di tutto per mantenere l'indipendenza energetica del suo paese è discutibile, innanzi tutto bisogna vedere il rapporto costo benefici, anche a livello ambientale ma non solo. 1. Dipendenza dai combustibili fossili: il focus sull'estrazione di petrolio e gas naturale ha mantenuto il paese dipendente dai combustibili fossili, rallentando la transizione verso fonti di energia più sostenibili e rinnovabili. 2. Cambiamento climatico: Trump ha minimizzato o negato il cambiamento climatico. 3. Mancanza di investimenti nelle energie rinnovabili: Trump ha dedicato meno attenzione e risorse allo sviluppo delle energie rinnovabili rispetto ad altri paesi, perdendo così opportunità di crescita economica e di creazione di posti di lavoro nel settore delle energie pulite. Senza contare i legami di Trump con l'industria fossile.Durante la sua presidenza ha nominato diverse persone con legami con l'industria fossile a importanti posizioni nel suo governo. Ad esempio, il suo primo segretario dell'Energia, Rick Perry, era un ex governatore del Texas, stato noto per la sua produzione di petrolio e gas. Anche Scott Pruitt, paradosso dei paradossi, ex direttore dell'Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) aveva legami con l'industria fossile... incredibile che l'abbiano messo proprio all' EPA, non trovi? Ovviamente la mia è una domanda retorica 😉😁

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Johnny, Trump ha mostrato estrema ambiguità sul tema del clima, con continui cambi di opinione (pensare che nel 2009, insieme ad altri businessmen ha pagato una pagina del NYT per sostenere una nuova legge a favore dell’ambiente). Per il resto da Presidente ha fatto ciò che poteva favorire l’economia e produzione americana. L’impatto sull’ambiente? Niente di diverso rispetto ad altri anni (basta guardare i dati di impronta CO2 pro capita……..che piace tanto ai Verdi), con gli USA più o meno stabili nella propria posizione (comunque dietro al Canada del bambolotto Trudeau che si vanta di mettere filtri aria anche elle mutande dei canadesi)….. Io penso che sarebbe bello che tutti si impegnassero con convinzione. Ma così non è. C’è il mondo occidentale che si sta martellando le p..lle per raggiungere certi obiettivi, e c’è il resto del mondo che…..sopravvive (questione di priorità). Possiamo continuare a discuterne per una settimana. Ad oggi la realtà è che i costi per un cambio del modo di vivere sono semplicemente insostenibili. E quello che sostengono gli eco m a n i aci e’ utopico.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
Haha, esattamente! Potremmo passare ore, settimane e addirittura mesi 🙈a discutere su questo 😂🤣 Ma non possiamo semplicemente dire che se gli altri sbagliano, allora anche noi possiamo sbagliare. Dobbiamo iniziare da qualche parte, no? Justin Trudeau, in qualità di primo ministro del Canada, sta portando avanti diverse iniziative per il bene del paese. Tra i suoi principali obiettivi vi sono la legalizzazione della marijuana, l'investimento nelle infrastrutture, la promozione della diversità e dell'inclusione, la lotta ai cambiamenti climatici e riforme fiscali per aiutare la classe media. Insomma, tutto ciò che l'amministrazione Trump non ha fatto. Adesso mi dirai che ha fatto molto 😉😁 Cmq dalla politica di integrazione ed inclusione, da Trudeau abbiamo solo da imparare, il modello Canada è un modello vincente. Justin Trudeau è noto per la sua politica di integrazione e per la sua dedizione alla diversità e all'inclusione. Ha formato uno dei governi più diversificati nella storia del Canada, con un equilibrio di genere e rappresentanza di diverse etnie e background culturali. Ha anche lavorato per migliorare i diritti dei popoli indigeni in Canada, riconoscere e rispettare le differenze culturali e religiose, e promuovere l'uguaglianza di genere è fondamentale. Questo approccio alla politica di integrazione è stato ampiamente elogiato e potrebbe essere considerato un modello per altri leader. Tuttavia, come con qualsiasi figura politica, le sue politiche e azioni hanno anche attirato critiche. In ogni caso, l'idea di imparare da lui non implica necessariamente accettare tutto ciò che fa o dice, ma piuttosto considerare i principi di inclusione, rispetto e diversità che sostiene.

s1 1 anno fa su tio
Verificare report della nasa Con riprese Dell antartico dallo spazio con animazione dal 1195 in poi . sembra essere rilevata una tendenza a acquisire 1% in più di volume per decade. Lo dice la NASA con tanto di immagini satellitari...

VinDiesel 1 anno fa su tio
Risposta a s1
Ma lo dici a supporto di quale teoria scusa? Perché l'aumento di cui parli é un nesso causale che si era previsto (e ha confermato) il trend di scioglimento dei ghiacci su scala globale. Cioé tu sostieni le conclusioni che l'articolo menziona o stai cercando di provare il contrario ? Più ghiaccio nella calotta antartica con una temperatura media più alta durante l'estate boreale -> più probabilità che grosse zone di ghiaccio si stacchino e si sciolgono -> minimo storico di massa durante la stagione dello scioglimento.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a s1
s1, come al solito interpreti i risultati a tuo piacimento e a cacchio... bisogna saper capire i report e interpretarli correttamente! Il report della NASA indica che negli ultimi vent'anni l'Antartico ha guadagnato il 1% di volume in più per decade. Questo può sembrare un bene, poiché potrebbe suggerire che la formazione di ghiaccio supera la sua fusione, ma non è così "semplice", è importante considerare il contesto e le implicazioni a lungo termine. Un aumento del 1% di volume per decade potrebbe significare che il ghiaccio antartico si sta sciogliendo ad una velocità maggiore rispetto a quella con cui si sta formando. Ciò potrebbe portare ad un aumento del flusso di acqua dolce nell'oceano, influenzando così il livello del mare. Inoltre, il rilascio di grandi quantità di acqua dolce nell'oceano potrebbe anche alterare la circolazione delle correnti oceaniche e l'equilibrio termico del pianeta. buonanotte

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a VinDiesel
Le immagini (landsat immagino) mostrano che la superficie è aumentata, ma si tratta di ghiaccio sottilissimo, che si forma perché il ghiaccio spesso si scioglie e propaga formando questi sottili strati. In complesso il volume è diminuito parecchio

S.S.88 1 anno fa su tio
Io credo che comunque la guerra è il lanciare missili non aiuti! Stanno inquinando per i prossimi 100 anni solo loro… per non parlare di India… Thailandia ecc ecc

Audax 1 anno fa su tio
Ovviamente sono stati utilizzati nei cocktail! Il riscaldamento non esiste, NON preoccupatevi! Intanto tutti alla Chaux-de-fonds, sembrerebbe ben ventilato in questo periodo afoso...

VinDiesel 1 anno fa su tio
Risposta a Audax
per niente preoccupato, perché mai dovremo esserlo ?

Audax 1 anno fa su tio
Risposta a Audax
VinDiesel infatti, ma perché mai? Beata ignoranza quando stai bene di panza 😉

VinDiesel 1 anno fa su tio
Risposta a Audax
Si chiama solo non essere ipocriti. Noi mica dobbiamo essere preoccupati de riscaldamento globale, facciamo parte della ridicola parte ricca del mondo che può permettersi di non essere toccata da questi fenomeni nella propria vita. Non mi sembra che la gente sia preoccupata per la scarsità di cibo eppure nel mondo ne muoiono milioni a riguardo. Da domani devo iniziare a razionare il cibo perché 3 milioni di persone muoiono al mese solo in indocina per scarsità progressiva di cibo primario ? Lo so che fa bene alla coscienza sentirsi in dovere di preoccuparsi per i fenomeni che vengono pubblicizzati nella nostra società ma é solo ipocrisia e mancanza di rispetto a tutti gli altri problemi su scala globale che non vanno di moda nel giornalismo attuale.

VinDiesel 1 anno fa su tio
Risposta a VinDiesel
3 milioni all'anno ovviamente, non al mese

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a VinDiesel
VinDiesel, invece dobbiamo preoccuparci e muoverci in fretta visto che stiamo già pagando le conseguenze dell'inquinamento atmosferico sia in termini di salute che finanziari. Si calcola che i danni alla salute provocati dall'inquinamento in Svizzera abbiano un costo di più di 4 miliardi di Fr.. bafu.admin.ch L’inquinamento atmosferico si ripercuote sull’uomo, sugli ecosistemi, sugli edifici, sui materiali e sul clima. Comporta affezioni alle vie respiratorie e all’apparato cardiocircolatorio, causa 2'300 decessi prematuri all’anno e provoca un’acidificazione e una concimazione eccessiva degli ecosistemi sensibili. In Svizzera i costi generati dall’inquinamento atmosferico ammontano annualmente a diversi miliardi di franchi. Questo dovrebbe convincere anche i più scettici a fare la propria parte, visto che più o meno coscientemente ne stanno già pagando le conseguenze, che credano o meno nel riscaldamento globale.

VinDiesel 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Io non sono scettico per nulla quindi non penso questi argomenti mi convincano sorry. 4 miliardi di franchi non sono nulla, ce ne vorranno almeno 100 volte tanti per scalfire la nostra società in modo così drastico che la gente si debba sentire preoccupata per il suo impatto sull'ambiente. Mi preoccuperei più di guidare piano visto che i danni a causa incidenti stradali e ferroviari sono 6 miliardi all'anno (sempre admin.ch). 2'300 decessi sono niente, la gente non si preoccupava per il covid nella seconda ondata figuriamoci se dovessimo sentirci preoccupati per questo. Grazie del tentativo ma dubito che tu stamattina salendo in macchina sarai preoccupato dei metri cubi di co2 che emetti e che contribuiscono a far morire le sopracitate 2300 persone. Anzi probabilmente te ne sarai già dimenticato e guiderai a destra e manca di fretta per andare al lavoro. Magari sarai sul treno incurante delle migliaia di persone morte per gestire le centrali a carbone che alimentato indirettamente la rete europea da cui il treno trae energia.

mzoni 1 anno fa su tio
Risposta a VinDiesel
Si ma le carestie le puoi monitorare, per questo che esistono i confini di stato, le catastrofi ambientali sono globali e purtroppo non siamo ancora capaci di ragionare in questi termini

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a mzoni
Mzoni. Ecco, hai colto il vero problema. Non siamo capaci a ragionare in questo modo. Bisogna rimboccarsi le maniche, investire su ricerca e sviluppo ed aspettare che si trovino alternative valide e sostenibili. Senza bisogno di autoflaggellarsi la coscienza e terrorizzare la popolazione.

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Arriveranno di nuovo i soliti commenti sul "terrorismo climatico" e simili... Che delusione che non si riesca a cogliere l'importanza scientifica per un autentico cambiamento radicale. Tristezza....

Poraccio 1 anno fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Che ci vuoi fare, ci sono valanghe di studi e dati, ma la gente segue i guru su facebook

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Poraccio
Infatti... poi magari sostengono addirittura che la loro verità venga censurata... ma se persino gli individui senza alcuna credibilità si esprimono liberamente, è evidente che non c'è censura. È una situazione doppiamente triste.
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