Oltre 100 persone hanno dovuto passare la notte fuori casa. Le strade sono sommerse da cumuli di detriti
BARDONECCHIA - Questa mattina Bardonecchia, la cittadina della Val di Susa a pochi chilometri dal confine con la Francia, si è risvegliata sommersa dal fango dopo l'esondazione del Rio Merdovine, il torrente che ha rotto gli argini ieri sera in seguito al distacco di una frana in quota.
Le auto sono completamente ricoperte dal fango e le strade della città sommerse dai cumuli di detriti. La colata di fango ha travolto tutto ciò che si trovava sul suo corso, travolgendo segnali stradali, auto e persino le pensiline dell'autobus. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco, per mettere in sicurezza le strutture e gli edifici coinvolti nel disastro.
Oltre 100 persone hanno trascorso la notte da sfollati. Hanno riportato danni anche il commissariato della Polizia e un albergo nelle vicinanze del torrente, che è stato sgomberato. Molti ponti non sono ancora transitabili.
La frana in Val di Susa ha coinvolto anche la strada statale 335, invasa da fango e detriti. Chiuso - informa Anas - in entrambe le direzioni il tratto al chilometro 10 a Bardonecchia.
È invece percorribile l'autostrada che porta al tunnel del Frejus che collega Italia e Francia. Interrotta a Bardonecchia anche l'erogazione del gas. La polizia, insieme con i vigili del fuoco e le altre forze dell'ordine, è al lavoro per il soccorso alla popolazione colpita. In precedenza cinque persone risultavano disperse, ma sono state rintracciate nel corso della mattinata. A confermarlo il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dopo un colloquio telefonico con la sindaca Chiara Rossetti.