Il processo all'ex cancelliere austriaco inizierà il 18 ottobre. Il 36enne rischia 3 anni di carcere
VIENNA - Non c'è stata storia per l'ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Oggi le autorità giudiziarie del Paese lo hanno accusato di "falsa testimonianza", in relazione allo scandalo di corruzione scoppiato nell'autunno del 2021. Il processo inizierà il 18 ottobre, mentre la sentenza è prevista per il 23 dello stesso mese. Il 36enne rischia 3 anni di prigione. Lo riportano i media locali.
Dopo una fulminea carriera all'interno dell'amministrazione statale si era accaparrato le redini del Paese, ottenendo il titolo di capo di Stato più giovane del mondo. All'epoca, aveva soltanto 35 anni. Dopo tutta una serie di scandali politici legati a pratiche di corruzione, al giovane leader non era rimasto altro che inoltrare le proprie dimissioni.
Il caso - L'ex cancelliere è accusato di avere mentito davanti a una commissione parlamentare che indagava sul suo coinvolgimento nella nomina di un suo amico - Thomas Schmid - a capo di una holding pubblica. Nella primavera del 2021 erano stati pubblicati una serie di messaggi che lasciavano intendere che i due - Kurz e Schmid - si erano accordati sulla nomina. L'ex cancelliere aveva scritto: «Hai tutto quello che vuoi». E Schmid aveva risposto: «Sono così felice. Amo il mio cancelliere».
In un altro procedimento, l'ex cancelliere è sospettato di "appropriazione indebita di fondi pubblici". Avrebbe commissionato articoli di prestigio e sondaggi d'opinione a numerosi tabloid austriaci, al fine di favorire la sua ascesa al potere. Il caso è tutt'ora oggetto di indagine.
La reazione - Su Twitter (ora X), l'ex cancelliere si è detto «non molto sorpreso» della decisione delle autorità giudiziarie, nonostante 30 persone abbiano testimoniato a suo discarico. Ha inoltre aggiunto che «le accuse sono false» e che non vede l'ora che la «verità salti fuori in tribunale».