Centinaia di adulti e bambini in fuga dal Paese devastato dalla guerra sarebbero state uccisi dalle guardie di frontiera saudite
SAN'A' - La ong Human rights watch (Hrw) accusa in un nuovo rapporto le guardie di frontiera saudite di aver ucciso centinaia di migranti etiopi con armi di piccolo calibro ed esplosivi in una campagna mirata che - secondo gli attivisti per i diritti umani - potrebbe costituire un crimine contro l'umanità.
Il rapporto, riportano i media internazionali, si basa su decine di interviste di etiopi che affermano di essere stati attaccati dalle guardie di frontiera saudite e dalla polizia mentre cercavano di entrare nel regno da uno Yemen devastato dalla guerra.
I migranti, contattati dalla Bbc, hanno raccontato di attraversamenti notturni durante i quali grandi gruppi di etiopi - tra cui molte donne e bambini - sono finiti sotto il fuoco saudita. «Gli spari continuavano», ha raccontato alla Bbc il ventunenne Mustafa Soufia Mohammed, aggiungendo che alcune persone nel suo gruppo di 45 migranti sono state uccise mentre cercavano di attraversare illegalmente il confine nel luglio dell'anno scorso.
«Ho visto persone uccise in un modo che non avrei mai immaginato», ha detto ai ricercatori di Hrw la 14enne Hamdiya, che ha attraversato il confine con altre 60 persone lo scorso febbraio, come riporta il Guardinan. «Ho visto 30 persone uccise sul posto», ha aggiunto.
La ricercatrice di Hrw che ha coordinato il rapporto, Nadia Hardman, ha definito i risultati della ricerca «osceni».