Molti centri abitati continuano a essere sfollati, il fronte più impegnativo è a una ventina di chilometri a nord di Atene
ATENE - Per il quinto giorno consecutivo i pompieri greci stanno combattendo con i numerosi incendi scoppiati nel paese. Il fronte più impegnativo si trova alle pendici del monte Parnete (Parnitha in greco), circa 20 chilometri a nord di Atene, nei pressi dell'insediamento di Fyli, dove un incendio divampato ieri ha causato l'evacuazione di diversi centri abitati, tra cui quello di Ano Liosia, popolato da oltre 20'000 persone. Secondo la stampa greca, alcune case negli insediamenti di Fyli e Hasia sono state raggiunte dalle fiamme.
Questa mattina le fiamme si sono propagate verso la località di Menidi, dove circa 150 persone sono state evacuate da tre case di cura a bordo degli autobus, mentre la nube di fumo sprigionato dall'incendio ha ricoperto la città di Atene.
Le autorità hanno deciso l'evacuazione preventiva di 700 migranti detenuti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Amygdaleza. Il centro si trova nei pressi di Acharnes, circa 20 chilometri a nord della capitale. In base a quanto riportato dalla polizia, le persone verranno trasportate tramite i pullman nelle strutture di Malakasa e di Petrou Ralli, situate sempre nell'Attica.
I pompieri sono impegnati a lottare con gli incendi anche nella regione della Tracia, al confine con la Turchia, vicino alla città portuale di Alexandroupolis e nel parco nazionale della foresta di Dadiàs, dove ieri sono stati trovati i corpi carbonizzati di 18 migranti, tra cui due bambini.
Un altro incendio scoppiato nella vicina isola di Samotracia è stato contenuto durante la notte, ma ha lasciato l'isola senza corrente elettrica.