«È ovvio che diverse possibilità sono al momento prese in considerazione, inclusa quella di un gesto deliberato»
MOSCA - A una settimana dallo schianto fatale dell'aereo su cui viaggiava il comandante del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin insieme a due membri del corpo paramilitare e quattro guardie del corpo, il Cremlino ha rilasciato alcune dichiarazioni secondo le quali quanto avvenuto il 23 agosto potrebbe non essere stato un incidente.
Mosca, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov stando a Reuters, non esclude che l'uomo che aveva tentato un ammutinamento il 23 giugno possa essere stato assassinato. «È ovvio che diverse possibilità sono al momento prese in considerazione, inclusa quella - sapete di cosa sto parlando - di un gesto deliberato». Il Cremlino non si spinge tuttavia oltre. «Aspettiamo i risultati delle indagini russe».
A questo stadio dell'inchiesta si sa unicamente che Mosca non intende indagare secondo le regole internazionali sullo schianto dell'aereo Embraer che trasportava Prigozhin da Mosca a San Pietroburgo. In precedenza il Centro brasiliano per la ricerca e la prevenzione degli incidenti aeronautici - l'Embraer era un velivolo brasiliano - aveva manifestato l'interesse nel partecipare alle indagini nel caso in la Russia avesse optato per investigare secondo le regole internazionali - cosa che non è obbligata a fare.