Caos a Tel Aviv per gli scontri tra sostenitori del governo e oppositori, ora la situazione è sotto controllo
TEL AVIV - Una situazione caotica si è creata oggi nel rione popolare di Nevè Shaanan (Tel Aviv sud) quando centinaia di cittadini eritrei si sono abbandonati a violenze e ad atti di vandalismo.
La polizia ha fatto affluire ingenti rinforzi, mentre il bilancio dei feriti (compresi parecchi in gravi condizioni) è di 125, fra cui molti agenti, almeno una trentina. Nelle strade dove gli incidenti sono più gravi la polizia ha consigliato alla popolazione di chiudersi in casa.
All'origine delle violenze ci sono stati duri confronti fra sostenitori del governo eritreo e oppositori. Gli incidenti si sono estesi poi alle strade vicine e la polizia è stata costretta a ordinare misure di emergenza. Secondo la televisione pubblica Kan quattro centri medici si stanno prodigando per prestare loro soccorso.
Alcuni manifestanti sono stati colpiti dagli spari degli agenti intervenuti, come riferiscono i media. Sempre secondo la fonte della polizia, i dimostranti erano armati di bastoni e coltelli e hanno ingaggiato violenti scontri sia tra di loro sia con gli agenti che tentavano di separarli. Le forze dell'ordine hanno effettuato numerosi arresti.
Malgrado il riposo sabbatico, il premier Benjamin Netanyahu ha pubblicato un comunicato in cui informa di essere impegnato personalmente a seguire gli sviluppi della situazione «nell'intento di ristabilire l'ordine». Risultato ottenuto nel pomeriggio, secondo una fonte della polizia di Tel Aviv.
Violenze anche in Norvegia
Un gruppo di dimostranti ha invaso le strade di Bergen, in Norvegia, protestando contro un evento organizzato da una associazione di eritrei. Accusano gli organizzatori di essere pro-regime e gridano alla polizia "chiudete l'evento".
La folla avrebbe usato violenza contro la polizia, secondo quanto dichiarato dagli agenti all'emittente di servizio pubblico, Nrk. Almeno un manifestante è rimasto ferito e la polizia ha usato gas lacrimogeno contro la folla.
A inizio agosto un festival della cultura eritrea a Stoccolma, in Svezia, era finito nel caos con 55 feriti e centinaia di arresti. Anche in quella circostanza si trattava di manifestanti anti regime che contestavano il festival abbandonandosi a violenze.