L'animale era stato abbattuto da un allevatore abruzzese, gli animali hanno circa 5 mesi e non possono sopravvivere da soli.
PESCARA - È una corsa contro il tempo in Italia al Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per salvare i due cuccioli dell'orsa Amarena, uccisa giovedì scorso da un allevatore di San Benedetto dei Marsi, in Abruzzo.
Gli animali, che hanno un'età approssimativa tra i cinque e sei mesi, non sono in grado di provvedere da soli al loro nutrimento e potrebbero essere una facile preda per la fauna selvatica, visto che non sono ancora capaci di difendersi. Un nuovo tentativo di catturarli, per poi provvedere alla loro cura e reinserimento in natura nei prossimi mesi, sarà effettuato stasera, dopo quello fallito ieri sera.
«I cuccioli sono stati avvistati - ha spiegato la capoguardia del Parco nazionale - e hanno ripetuto il tragitto che hanno fatto con la mamma, partendo da una zona della Rupe di Venere fino a ritornare qui a San Benedetto: stasera saremo operativi con delle squadre miste, carabinieri forestali e guardie del parco, quasi certamente un veterinario e una biologa».
Come ha spiegato il comandante della compagnia dei carabinieri di Avezzano, «sono state messe delle trappole con delle esche, del cibo per attirarli e quindi, per cercare di catturarli, oppure un altro sistema è quello con le reti a vista, perché essendo troppo piccoli non possono essere colpiti da cartucce narcotizzanti».
Le operazioni di ricerca e recupero dei cuccioli sono però disturbate dall'arrivo in zona di molti curiosi, tanto da avere indotto il sindaco di San Benedetto dei Marsi a emettere un'ordinanza di divieto di avvicinamento agli orsetti e alle squadre specializzate impegnate nella ricerca. L'invito rivolto a tutti, anche dal presidente della Regione Abruzzo, è di "lasciare lavorare gli specialisti nelle migliori condizioni possibili".
Anche il direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha rivolto un accorato appello alla popolazione, sottolineando che bisogna «evitare di trasformare una tragedia in un disastro colossale: ci sono troppi curiosi in giro che spaventano i cuccioli, invito tutti a non muoversi e a farci fare il nostro lavoro».