Al momento si registrano 5 vittime e 80 feriti
EREVAN - I militari dell'Azerbaigian hanno «quasi raggiunto» i loro obiettivi nel Nagorno-Karabakh, dove sono state neutralizzate le infrastrutture militari. Lo dichiara un consigliere del presidente azero Ilham Aliyev.
Le autorità separatiste del Nagorno-Karabakh, dal canto loro, hanno chiesto alle autorità azere di mettere fine alle ostilità e «sedersi al tavolo dei negoziati per risolvere la situazione attuale». Lo annuncia il Centro di informazione unificato del Nagorno-Karabakh.
La presidenza azera ha detto, in risposta, che metterà fine all'operazione se i separatisti deporranno le armi. Il governo di Aliyev si è inoltre detto pronto ad avviare trattative con «rappresentanti della popolazione armena del Nagorno-Karabakh» nella città azera di Yevlakh.
Le vittime del conflitto - Stando alle ultime informazioni ci sono almeno 5 vittime e 80 feriti, tra cui molti bambini, hanno dichiarato i separatisti.
L'Armenia chiede aiuto - Il primo ministro armeno Nicol Pashinian ha parlato con il segretario di Stato americano Antony Blinken e con il presidente francese Emmanuel Macron. Macron e Pashinian hanno «sottolineato l'inammissibilità dell'uso della forza e la necessità di utilizzare meccanismi internazionali di allentamento dell'escalation». La Francia, ha detto Macron, «sta avviando una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite».