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ARMENIANagorno-Karabakh: «Le attività continuano con successo»

20.09.23 - 07:13
L'offensiva dell'Azerbaigian cesserà se i separatisti armeni «deporranno le armi», secondo il presidente azero Aliyev
Keystone/AP Photo/Siranush Sargsyan)
Uno stabile distrutto dopo i bombardamenti sulla regione di Nagorno-Karabakh
Uno stabile distrutto dopo i bombardamenti sulla regione di Nagorno-Karabakh
Fonte Ats
Nagorno-Karabakh: «Le attività continuano con successo»
L'offensiva dell'Azerbaigian cesserà se i separatisti armeni «deporranno le armi», secondo il presidente azero Aliyev

EREVAN - L'esercito dell'Azerbaigian continua con successo le attività antiterroristiche nella regione del Nagorno-Karabakh, ha dichiarato il ministero della Difesa del Paese in un comunicato citato dalla Tass.

«Le attività antiterroristiche condotte dalle forze armate della Repubblica dell'Azerbaigian nella regione economica del Karabakh continuano con successo. Le unità dell'esercito dell'Azerbaigian hanno neutralizzato posizioni di combattimento, veicoli militari, lanciatori di artiglieria e di missili antiaerei, stazioni radioelettroniche e altri mezzi militari appartenenti a formazioni delle forze armate armene», si legge nella nota.

L'offensiva dell'Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh cesserà se i separatisti armeni «deporranno le armi», ha dichiarato il presidente azero Ilham Aliyev in una telefonata con il segretario di Stato americano Antony Blinken. «Il capo di Stato azero ha detto che le misure antiterroristiche saranno interrotte se (i separatisti armeni) deporranno le armi e saranno disarmati», ha dichiarato la presidenza azera in un comunicato, aggiungendo che il colloquio con Blinken c'è stato ieri.

Guterres chiede la fine dei combattimenti - Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto la «fine immediata dei combattimenti» nella regione del Nagorno-Karabakh, dove martedì l'Azerbaigian ha lanciato una nuova offensiva militare.

«Il segretario generale chiede con la massima forza la fine immediata dei combattimenti, la riduzione dell'escalation e un più rigoroso rispetto del cessate il fuoco del 2020 e dei principi del diritto internazionale umanitario», ha affermato in una nota il portavoce Stéphane Dujarric.

Anche la Russia chiede di cessare gli spargimenti di sangue, di porre fine alle ostilità e alle vittime civili nella contesa regione del Nagorno Karabakh. «A causa della rapida escalation delle ostilità armate nel Nagorno-Karabakh invitiamo fortemente le parti in conflitto a fermare immediatamente gli spargimenti di sangue, a cessare le ostilità e a prevenire vittime tra la popolazione civile», afferma il Ministero degli Esteri russo in un comunicato citato dall'agenzia Tass.

Mosca chiede alle parti di tornare a rispettare gli accordi trilaterali di Russia, Azerbaigian e Armenia sul Nagorno-Karabakh, ribadisce il ministero degli Esteri russo. «La cosa più importante ora è tornare immediatamente al rispetto degli accordi trilaterali firmati nel 2020-2022, che stabiliscono tutte le misure per una soluzione pacifica alla questione del Nagorno-Karabakh», si legge nella dichiarazione che sollecita entrambe le parti «a fermare le ostilità armate e a fare tutto il possibile per proteggere la popolazione del Nagorno-Karabakh e difenderne gli interessi».

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