Sono i primi dei 31 che gli Stati Uniti hanno promesso di inviare a Kiev
KIEV - I primi carri armati Abrams sono giunti in Ucraina. Lo dichiarano due funzionari della Difesa statunitense al New York Times, specificando che sono stati consegnati con mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia e in tempo per essere utilizzati nella controffensiva di Kiev.
Nei prossimi mesi gli Stati Uniti intendono inviare altri Abrams. Quelli giunti in Ucraina sono soltanto i primi dei 31 che l'amministrazione Biden ha promesso di consegnare. Stando ai due funzionari della Difesa, i mezzi in questione permetteranno a Kiev di spingersi oltre l'attuale linea del fronte nelle regioni orientali e meridionali del Paese, dove i combattimenti si protraggono da mesi senza grandi risultati.
Ma secondo il capo dell'intelligence ucraina Kyrylo Budanov gli Abrams dovranno essere impiegati «in operazioni molto specifiche e ben congegnate» o rischierebbero di essere distrutti. Se venissero impiegati per perforare le difese russe, «non vivrebbero a lungo sul campo di battaglia», aveva dichiarato la settimana scorsa.
Il contesto - Fino all'anno scorso i Paesi occidentali si erano opposti all'invio di carri armati in Ucraina. E questo per timore che la NATO si immischiasse sempre più nel conflitto, obbligando il presidente russo Vladimir Putin a giocare sporco.
Ma nel gennaio di quest'anno - convinti che l'Ucraina avesse bisogno di un maggior numero di veicoli blindati - Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti avevano dato il via libera. In quel momento si pensava che le truppe ucraine necessitassero di almeno un anno per imparare a pilotare i mezzi, ma le truppe statunitensi stazionate in Germania - a Ramstein in particolare - le hanno addestrate in sole 12 settimane.