L'azione legale puntava a escludere l'ex presidente dalla corsa alla Casa Bianca per il suo ruolo nell'attacco a Capitol Hill.
WASHINGTON - Nel giorno del processo a New York, la Corte Suprema ha dato una gioia a Donald Trump respingendo una causa che puntava a silurarlo dalla corsa alla Casa Bianca per il suo ruolo nell'attacco a Capitol Hill.
Il massimo tribunale Usa ha bocciato, infatti, il ricorso di John Anthony Castro, uno sconosciuto candidato alle primarie dei repubblicani, basato sul 14esimo emendamento della Costituzione. Istituito dopo la guerra civile, l'articolo stabilisce che un funzionario che abbia giurato di difendere la carta «deve essere escluso da cariche future se è stato coinvolto in un'insurrezione» o se «ha dato aiuto» agli insurrezionalisti.
La Corte Suprema ha respinto il caso senza commenti né motivazioni. Il commercialista del Texas aveva presentato la causa ad un tribunale della Florida che a giugno l'ha bocciata. E così Castro è ricorso in appello.