Le carte sulle condizioni del manufatto dove martedì hanno perso la vita 21 persone si trovavano già da un anno in procura.
MESTRE - Gran parte della documentazione sul pessimo stato del cavalcavia di Mestre in cui è avvenuto l'incidente del pullman, costato la vita a 21 persone, si trovava già in Procura a Venezia da più di un anno. Il materiale - scrive il Gazzettino - era stato acquisito dagli uffici giudiziari in base ad articoli di stampa che riportavano il grave stato del manufatto, e le dichiarazioni dell'assessore ai lavori pubblici, Renato Boraso, che richiedeva un intervento urgente sulla struttura stradale. Non si conosce al momento se la Procura, analizzati gli incartamenti, avesse assunto qualche ulteriore iniziativa.
Furono notizie pubblicate sulla stampa già del 2021 ad allertare la Procura di Venezia sullo stato del cavalcavia superiore di Mestre (il cosiddetto cavalcavia della Vempa), facendo acquisire ai magistrati le carte sul manufatto, dove martedì è precipitato il pullman di turisti, scrive "La Nuova Venezia". I magistrati, successivamente, avevano acquisito dal Comune di Venezia tutte le carte relative alla situazione statica del cavalcavia, e ai progetti per il consolidamento e ristrutturazione, compresi quelli sul rifacimento delle protezioni laterali. Non un'inchiesta vera e propria, spiega il quotidiano, ma un atto «esplorativo», del quale lo stesso Comune non avrebbe però saputo altro.