Scosse di magnitudo superiore a 6.0 colpiscono Afghanistan, Messico e Papua Nuova Guinea, causando vittime, danni e paura.
KABUL - La terra trema. Raffiche di forti terremoto, con scosse sopra i 6.0, sono state registrate in tre diverse aree del pianeta: Afghanistan, Messico e Papua Nuova Guinea, causando vittime, danni materiali e tanta paura. Tre violenti sismi a quasi un mese dalle devastanti scosse di terremoto di magnitudo 6,8 che l'8 settembre avevano sconvolto il Marocco con circa 3000 morti e 5600 feriti.
La situazione più drammatica si è registrata nelle province occidentali afghane, vicino ad Herat, epicentro di una serie di scosse ravvicinate molto forti che hanno toccato per due volte la magnitudo di 6.3 stando a quanto registrato dall'istituto geosismico statunitense Usgs. Le vittime sono quasi 120 e i feriti sono più di mille, hanno annunciato le autorità locali.
Il primo sisma ha colpito alle ore 11.00 locali. A Herat, che secondo i dati della Banca Mondiale conta 1,9 milioni di abitanti, i residenti e i commercianti sono fuggiti dagli edifici una volta sentite le prime scosse. «È probabile che ci sarà un numero significativo di vittime e che il disastro sarà potenzialmente diffuso», ha affermato l'istituto, mentre stando al portavoce dei servizi di gestione dei disastri naturali afghano, Mullah Jan Sayeq, «nelle zone rurali e montuose si sono verificate delle frane».
Qualche danno materiale, ma fortunatamente nessuna vittima nello stato di Oaxaca, nel sud del Messico, colpito da un terremoto di magnitudo 6.0, con epicentro nella cittadina di Matias Romero. il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, ha voluto inviare un «abbraccio a tutti gli abitanti dell'Istmo» di Tehuantepec, precisando che «le autorità federali sono attente e stanno vigilando».
La scossa è stata avvertita anche nella capitale Città del Messico, che dista oltre 500 km da Oaxaca. Il terremoto ha tuttavia danneggiato alcune strade, in particolare quella che conduce all'Istmo di Tehuantepec, lo stretto tratto di territorio messicano che separa l'Oceano Pacifico dall'Oceano Atlantico. Nella città di Oaxaca, le recinzioni degli edifici sono state danneggiate. Crepe anche su un edificio che ospita un ospedale e un ponte stradale, mentre non sono mancate delle interruzioni di corrente.
Tanta paura anche in Papua Nuova Guinea, dove un sisma di magnitudo 6.7 ha colpito le regioni orientali. La profondità è stata di 53 chilometri e l'epicentro è stato registrato a circa 56,6 chilometri a sud-est della città di Madang, ha precisato l'Usgs, ma le autorità non hanno segnalato vittime o danni materiali.
La Papua Nuova Guinea si trova sull'Anello di fuoco del Pacifico, un enorme concatenazione di faglie, con vulcani e zone sismiche attorno al più grande oceano, creato dall'attrito tra le placche tettoniche e che comprende la costa pacifica del Sud e del Nord America, il Giappone e l'Indonesia fra gli altri. I terremoti sono frequenti in Papua Nuova Guinea, ma raramente causano danni gravi. Al di fuori delle grandi città, la maggior parte del Paese è scarsamente popolata e gli edifici sono generalmente in legno.