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«11 combattenti curdi uccisi in un nuovo raid turco» Preso di mira uno dei centri di addestramento nel nord-est della Siria, in risposta a un attentato ad Ankara.
QAMICHLIYAH - Undici membri delle forze curde in Siria sono stati uccisi all'alba di oggi in un nuovo raid della Turchia che ha preso di mira uno dei loro centri di addestramento nel nord-est del Paese, ha detto una ong.
Le forze curde segnalano dal canto loro in un comunicato stampa che un aereo da combattimento turco aveva preso di mira uno dei loro «centri» riportando «diversi morti e feriti», senza fornire un bilancio preciso.
Giovedì scorso, la Turchia ha lanciato una campagna di attacchi aerei su obiettivi nelle aree controllate dai curdi nel nord-est della Siria, come rappresaglia per un attentato ad Ankara che ha ferito due agenti di polizia il primo ottobre, rivendicato dal Partito dei lavoratori del Kurdistan Pkk.
I raid, diminuiti di intensità nel fine settimana, hanno provocato almeno 15 morti, tra cui otto civili, stando all'amministrazione autonoma curda. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), all'alba di oggi è stato colpito un centro di addestramento di Assayech, la polizia curda, ad Al-Malikiya, nella provincia di Hassaké vicino al confine turco. Questa ong, con sede nel Regno Unito, ma che dispone di una vasta rete di fonti in Siria in guerra, ha denunciato «undici morti e decine di feriti nel raid aereo turco».
