Sopravvissuto a più tentativi di assassinio. Ha perso entrambe le gambe e un braccio. È la mente dietro alla “strage dei deltaplani”
GERUSALEMME / GAZA - Lo chiamano il "fantasma" di Gaza. ll suo nome, quello con cui è conosciuto da decenni, è in realtà Muhammed Deif ed è il leader militare di Hamas, nonché la mente dietro alla strage compiuta dai militanti della brigata Ezzedin al-Qassam durante un rave party nel deserto per la festa ebraica del Sukkot, dove sono rimaste uccise almeno 260 persone.
Anche Deif è un soprannome. In arabo significa "l'ospite". Lui nasce come Muhammed Diab Ibrahim Masri nel 1965 in un campo profughi in Palestina. E da oltre due decenni è inafferrabile. Un super-ricercato a tutti gli effetti che si dice sia riuscito a sfuggire ad almeno sette tentativi di uccisione. Non senza riportarne gravi conseguenze fisiche. Di lui si racconta che sia ormai paralizzato; che non avrebbe più entrambe le gambe, così come un braccio e un occhio, persi nel 2006 in seguito a un raid aereo israeliano.
Deif, lo dice la sua storia, non conosce altro che non siano la guerra e la violenza: è cresciuto nel bel mezzo dell'aspro conflitto tra Israele e Palestina. Si è unito ai ranghi di Hamas sin dalla sua fondazione, sul finire degli anni Ottanta ed è entrato a far parte della resistenza armata contro Gerusalemme, raggiungendo velocemente i vertici militari dell'organizzazione.
Il "fantasma" di Gaza è considerato un irremovibile. Uno che segue sempre la linea dura, senza compromessi. Nel 2002, in seguito all'uccisione di Salah Shenhadeh, è diventato il leader dell'ala militare di Hamas. E da quel momento è divenuto inafferrabile. La sua capacità di sfuggire a ogni tentativo di cattura in questi decenni, secondo gli analisti, è legata al fatto che Deif rifiuta in toto le moderne tecnologie di comunicazione. Niente telefoni cellulari né computer.
La figura di Deif, così enigmatica, è considerata un unicum secondo l'esperto di sicurezza statunitense Matthew Levitt, che alla BBC ha spiegato come le informazioni che lo riguardando, al di fuori della sua attività dentro Hamas, sono prossime allo zero.