Il ministro dell'interno non ha esitato a parlare di «un'atmosfera di evidente jihadismo» nel Paese ma più in genere in tutto il mondo
PARIGI - Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha annunciato stasera in conferenza stampa che 65 persone sono state fermate negli ultimi sette giorni - dall'inizio dell'offensiva di Hamas contro Israele - per «atti antisemiti». Il ministro ha precisato che gli atti registrati sono stati 189 in totale.
Dopo l'attacco di Arras ieri, con l'uccisione di un professore da parte di un ceceno armato di coltello, il ministro ha notato «un'atmosfera di evidente jihadismo» nel Paese ma più in genere in tutto il mondo, con persone pronte «a passare all'azione».
Quanto alle allerte di oggi alla bomba - prima al museo del Louvre, poi alla Reggia di Versailles e stasera fra l'altro anche alla gare de Lyon - Darmanin ha detto che dopo la dichiarazione della massima allerta terrorismo le verifiche sono particolarmente scrupolose quando si ricevono telefonate di minacce o email da parte di anonimi. «In tutti e tre i casi - ha detto Darmanin - posso annunciare che le minacce non erano reali».