Due uomini di origine egiziana arrestati per terrorismo, collegati a gruppi WhatsApp jihadisti vicini allo Stato Islamico.
MILANO - Diffusi i dettagli e le immagini dell'operazione antiterrorismo che ha interessato oggi Milano, fin dalle prime luci del giorno.
Sono dunque due le misure di custodia cautelare in carcere emesse a carico di due uomini di origine egiziana, di 44 e 49 anni, ritenuti responsabili di «partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo ed istigazione a delinquere con finalità di terrorismo». Lo fa sapere la Polizia di Stato italiana*.
Il blitz odierno parte però nell’agosto del 2021 quando gli investigatori avviarono le indagini nei confronti dei due indagati, entrambi esperti nell'uso delle armi ed entrambi presenti su gruppi WhatsApp di matrice jihadista, riconducibili allo "Stato Islamico".
La Polizia ha inoltre evidenziato come i due fermati utilizzassero la rete per l'addestramento.
Il tutto a seguito del ritrovamento di «materiale inneggiante ad azioni terroristiche, anche con minori protagonisti». E ancora, «contenuti jihadisti (con commenti e like di approvazione su profili Facebook altrui)»; «presenza su canali Telegram e gruppi Whatsapp direttamente riconducibili allo Stato Islamico»; «versamenti di denaro», a favore di persone in Yemen e Palestina; «indottrinamento religioso svolto nei confronti dei familiari», figli minori compresi.
Postato su Facebook, da uno dei fermati, anche il giuramento di fedeltà allo Stato Islamico.
L'operazione è stata condotta dalla D.I.G.O.S. di Milano - Sezione Antiterrorismo e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, in collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e con il Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni.