Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ha dichiarato di essere disposto a rilasciare «tutti gli ostaggi in cambio di tutti i prigionieri».
Una notte di raid aerei, incursioni via terra dentro la Striscia di Gaza e scontri a fuoco. L’invasione israeliana sembra essere sempre più imminente. Le operazioni messe in atto nella notte passata non sono però, come detto da ufficiali israeliani ancora l’offensiva su larga scala.
Inanto nella Striscia i morti sono saliti a 7'326 con circa 19'000 feriti. Resta il rebus dei 229 ostaggi israeliani in mano di Hamas a Gaza: da giorni si parla di progressi nelle trattative tra le parti, mediate da Egitto e Qatar. Ma al momento non si registra la svolta decisiva.
Hamas: «Pronti a un accordo immediato per lo scambio di prigionieri»
«Siamo pronti a un accordo immediato per rilasciare tutti gli ostaggi in cambio di tutti i prigionieri». Lo ha detto il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. Le dichiarazioni di Hamas circa uno scambio di ostaggi con palestinesi detenuti in Israele «sono una forma di terrorismo psicologico concepito per disseminare pressione e terrore nelle famiglie degli ostaggi». Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Commentando frasi attribuite a Sinwar, leader di Hamas a Gaza, Hagari ha affermato: «Sinwar non è in condizione di divulgare comunicati». Il numero complessivo degli ostaggi è stato nel frattempo aggiornato a 230, uno in più rispetto a ieri. (ats ans)
Netanyahu e Gallant parleranno questa sera alla nazione
Il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore Herzy Halevi faranno una dichiarazione alla stampa questa sera. Per la prima volta dall'inizio della guerra, quella di Netanyahu, Gallant e Halevi terranno una vera e propria conferenza stampa con le domande dei giornalisti. «Gli obiettivi di questa guerra richiedono una operazione di terra» ha intanto precisato capo di stato maggiore israeliano, secondo cui «i migliori soldati stanno operando adesso a Gaza». (ats ans)
Netanyahu incontrerà oggi le famiglie degli ostaggi
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà questo pomeriggio a Tel Aviv i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro citato dai media israeliani.
Intanto ricompare il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in un videomessaggio diramato in queste ore e rimbalzato anche sui social che si ritiene essere stato registrato nel suo ufficio di Doha, in Qatar. «Abbiamo bisogno del sangue delle donne, dei bambini e degli anziani per risvegliare dentro di noi lo spirito rivoluzionario... per spingerci ad andare avanti», dice nel suo appello che ha l'aria di un monito, ma allo stesso tempo di un messaggio per galvanizzare i palestinesi a sostegno della lotta di Hamas. (ats ans)
Erdogan: «Israele criminale di guerra, Occidente responsabile»
Recep Tayyp Erdogan si scaglia contro l'Occidente: «È il principale responsabile del massacro» a Gaza ad opera dell'esercito israeliano, ha detto il presidente turco alla manifestazione in favore dei palestinesi a Istanbul, che ha richiamato in piazza centinaia di migliaia di persone. Erdogan - secondo quanto riporta la Tass - ha poi annunciato che il suo Paese sta lavorando per dichiarare Israele "criminale di guerra". (ats ans)
Israele: «Da ieri nuova fase della guerra a Gaza»
L'operazione nei confronti di Hamas a Gaza continuerà «fino a che non saranno emessi nuovi ordini». Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui «la notte scorsa siamo passati a una nuova fase della guerra a Gaza». «La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l'operazione fino a nuove disposizioni», ha concluso dopo aver presieduto una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, e i vertici della difesa e della sicurezza.
Intanto l'alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Turk, da Ginevra lancia un nuovo allarme. Con l'intensificarsi delle operazioni di terra israeliane nella Striscia di Gaza potrebbero morire altre migliaia di civili. «Considerato il modo in cui le operazioni militari sono state condotte finora, nel contesto di un'occupazione che dura da 56 anni, sto lanciando un allarme sulle possibili conseguenze catastrofiche di operazioni di terra su larga scala a Gaza e sul potenziale di morte di altre migliaia di civili», ha dichiarato Turk riferendosi all'aumento di intensità dell'offensiva su Gaza da parte di Israele, che tra l'altro ha cinto d'assedio la Striscia con un pesante bombardamento notturno che ha distrutto centinaia di edifici. (ats ans)
An urgent message for the residents of Gaza: pic.twitter.com/GAW3a7lWt8
— Israel Defense Forces (@IDF) October 28, 2023
Israele: abitanti di Gaza subito a sud, il tempo stringe
Israele ha lanciato oggi un appello urgente ai palestinesi residenti nel nord della Striscia e a Gaza City a ''spostarsi immediatamente'' nel settore sud, ''per la propria sicurezza''.
''La vostra finestra di opportunità si sta chiudendo'', ha avvertito il portavoce militare Daniel Hagari, con un messaggio in inglese sulla piattaforma X (ex Twitter).
''L'umanità resta impressionata dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre: un massacro - ha affermato - di vite innocenti, uomini, donne, bambini e bebè, con la testa mozzata, uccisi, violentati, bruciati vivi. Noi non lo dimenticheremo, né dimenticheremo il rapimento di oltre 200 ostaggi''. (ats ans)
Rispettare sovranità dell'Egitto nella regione, al-Sisi
Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha esortato tutti a rispettare la sovranità e la posizione dell'Egitto nella regione. Lo riporta il Guardian.
Le parole di al Sisi arrivano dopo che ieri droni sono caduti su due città egiziane del Mar Rosso provocando feriti. Israele aveva affermato che il movimento Houthi dello Yemen, sostenuto dall'Iran, li aveva inviati per colpire Israele.
Gli egiziani devono sentirsi al sicuro e l'esercito è in grado di proteggere il Paese, ha aggiunto il presidente egiziano durante una fiera manifatturiera al Cairo, sottolineando che l'Egitto continuerà a svolgere un ruolo positivo nel conflitto tra Israele e Hamas e non vuole che si espanda a livello regionale. (ats ans)
«Si rischia una grande guerra»
Qualsiasi conflitto in corso nel continente eurasiatico può trasformarsi in una grande guerra: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, all'agenzia di stampa bielorussa BelTA.
"Penso che i conflitti siano tutti pericolosi a modo loro. Ognuno di loro può scatenare una grande guerra. Mi riferisco in particolare a ciò che sta accadendo in Medio Oriente", ha affermato il capo della diplomazia russa.
Distruggere la Striscia di Gaza o espellere due milioni di residenti dall'enclave palestinese rischia di provocare "una crisi che potrebbe durare decenni, se non secoli", ha aggiunto, riporta la Tass.
Frattanto, Hamas avrebbe ricevuto dal ministero degli Esteri di Mosca una lista di russi che potrebbero essere tra gli ostaggi, li sta cercando ed è pronto a rilasciarli. Lo ha dichiarato a Ria Novosti Musa Abu Marzouk, membro responsabile delle relazioni con l'estero. (ats ans)
Libano: forte esplosione udita a Tiro, 30 km dal fronte
Una forte esplosione è stata udita stamane nel sud del Libano nei pressi di Tiro, capoluogo della provincia meridionale a ridosso del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele.
Giornalisti sul posto riportano la notizia dell'impatto, a est di Tiro, di frammenti di un missile terra-aria israeliano usato per intercettare i razzi sparati dal sud del Libano verso Israele.
Se fosse confermata la notizia, sarebbe la prima volta dal 7 ottobre che lo scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele raggiunge la periferia di Tiro, distante circa 30 km dalla Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. (ats ans)
Erdogan, Israele metta fine a questa follia
Il presidente turco Erdogan ha chiesto a Israele di "mettere fine a questa follia" e di "fermare gli attacchi". Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu.
"I bombardamenti israeliani su Gaza si sono intensificati la scorsa notte e ancora una volta hanno preso di mira donne, bambini e civili innocenti e hanno peggiorato la crisi umanitaria in corso", ha detto Erdogan su X.
Stanotte sono continuati gli attacchi martellanti dell'esercito israeliano sulla striscia di Gaza. Stando ai media di Israele, l'esercito ha condotto operazioni di terra e sarebbe ancora impegnato in combattimenti con i miliziani di Hamas.
L'esercito con la stella di Davide avrebbe, fra l'altro, ucciso il comandante delle Forze navali di Hamas della Brigata di Gaza city Ratib Abu Tzahiban. Tzahiban avrebbe organizzato e comandato il tentativo di infiltrazione in Israele dello scorso 24 ottobre, ha dichiarato un portavoce militare, secondo cui la Marina sta fornendo sostegno alle forze terrestri impegnate fino ad ora all'interno di Gaza per l'incursione cominciata ieri sera.
Sempre secondo alcuni media, l'esercito israeliano sarebbe pronto a permettere l'ingresso di quantità significativamente maggiore di aiuti umanitari dall'Egitto nel sud della Striscia di Gaza. L'esercito ritiene, infatti, che un maggiore afflusso di aiuti - ma con l'esclusione del carburante per tema che finisca nelle mani di Hamas - attraverso il valico di Rafah incoraggi un numero maggiore di palestinesi a lasciare il nord della Striscia e Gaza City - dove è maggiore la pressione militare delle forze israeliane - per il sud dell'enclave palestinese. (ats ans)
Israele ancora nella Striscia, cresce ansia fra parenti ostaggi
Le forze israeliane, entrate ieri sera a Gaza, sarebbero ancora nella Striscia mentre continua l'operazione avviata con le truppe e i tank. Lo riferiscono i media.
Il capo di stato maggiore Herzi Halevi - secondo le stesse fonti - sta tenendo una valutazione della situazione in corso al termine della quale saranno prese decisioni in merito alla continuazione dell'operazione di terra.
Frattanto si segnalano scontri con Hamas a Bureji, nella parte centrale di Gaza, e in altre località. Al momento - secondo le stesse fonti - non ci sono vittime né feriti tra i soldati israeliani.
Frattanto, sale l'ansia fra i parenti delle persone rapite da Hamas. Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha chiesto "un incontro urgente" col premier Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Galant e altri membri del gabinetto di guerra. (ats ans)
Israele, colpiti 150 obiettivi di Hamas a Gaza nord
Sono proseguiti anche stanotte gli attacchi dell'esercito israeliano sulla striscia di Gaza. Secondo l'esercito di Tel Aviv, sono stati circa 150 gli obiettivi sotterranei di Hamas, tunnel compresi, colpiti dall'aviazione.
Si segnala anche un'incursione di forze israeliane nel territorio della striscia e di combattimenti fra soldati e miliziani di Hamas. Sempre secondo l'esercito israeliano, Hezbollah ha tentato di lanciare razzi verso il territorio israeliano, caduti però in Siria. I jet con la stella di Davide hanno risposto colpendo infrastrutture militari di Hezbollah in Libano.
Negli attacchi israeliani nella Striscia sarebbe rimasto ucciso il capo della formazione aerea di Hamas, Ezzam Abu Raffa. Costui era responsabile della gestione degli apparati Uav, dei droni, del rilevamento aereo, dei parapendii e della difesa aerea dell'organizzazione.
Fra le numerose vittime colpite da Israele dall'inizio del conflitto figurano almeno 29 giornalisti. Lo Stato ebraico ha reso noto di non poter garantire la protezione di questi professionisti. (ats)
«Ucciso capo aeronautica di Hamas»
Israele ha annunciato di aver assassinato ieri sera il capo dell'aeronautica di Hamas nella Striscia di Gaza in un attacco aereo. Secondo il rapporto, Atsam Abu Raffa è stato uno degli ideatori dell'attacco terroristico del 7 ottobre. Lo riporta Hareetz.
Questa la comunicazione dei militari israeliani: «Aerei da caccia guidati da precise informazioni di intelligence hanno ucciso la notte scorsa il capo della formazione aerea dell’organizzazione terroristica Hamas, Ezzam Abu Raffa».