Il 58 milanese si trovava sullo Stelvio, le ricerche erano state sospese dopo 48 ore ma ora un colpo di scena riaccende le speranze.
SONDRIO - Era scomparso nella giornata di giovedì scorso (26 ottobre) sul ghiacciaio dello Stelvio.
E l'allarme era scattato la sera stessa, a seguito del mancato rientro in albergo, dove alloggiava da alcuni giorni. Protagonista di questa brutta storia è uno sciatore milanese di 58 anni, che stava trascorrendo in alta Valtellina un periodo di vacanza.
La situazione era apparsa ai soccorritori immediatamente complicata, a causa della bufera di vento e neve in corso in quelle ore.
Ma le squadre di soccorso avevano proseguito le ricerche per le 48 successive, senza però successo, nonostante l'intervento dei tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del Cnsas, insieme con quattordici tecnici dell'Alto Adige, i militari del Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza delle Stazioni di Bormio e di Silandro, i Vigili del fuoco e gli elicotteri di Aiut Alpin e Sagf.
«Nel pomeriggio di sabato ricerche sospese».
Poi sabato le speranze erano andate via via affievolendosi, come si apprendeva da un comunicato del CNSAS Lombardo: «Nel pomeriggio, non avendo avuto riscontro positivo, in conseguenza delle nevicate dei giorni precedenti e del forte vento che ha alterato le tracce e semicoperto i crepacci, le ricerche sono state sospese».
Il colpo di scena.
Ieri (domenica) però il colpo di scena: il 58enne potrebbe essere ancora in vita, a distanza di giorni.
Secondo quanto riporta oggi la stampa italiana, infatti, domenica notte l'uomo sarebbe riuscito a telefonare al fratello per qualche breve istante. Non ci sarebbe però stata alcuna comunicazione, al di fuori di alcuni fruscii in sottofondo.
Ma non è tutto perché lo sciatore avrebbe anche letto i messaggi in entrata sul telefono, inviati dopo la scomparsa, e lo si evince dal fatto che il mittente ha visto che i messaggi inviati risultano avere la doppia spunta blu.
Lo smartphone dell'esperto sciatore avrebbe agganciato la cella telefonica nella zona del Rifugio Livrio, a oltre 3.000 metri di altezza, un dettaglio non da poco per i soccorritori impegnati ora nell'impresa di trovarlo.