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REGNO UNITOCondannato a otto anni un terrorista dei Jihadi Beatles

13.11.23 - 15:16
Si tratta per il 39enne detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel sud-est di Londra.
Imago
Fonte ATS ANS
Condannato a otto anni un terrorista dei Jihadi Beatles
Si tratta per il 39enne detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel sud-est di Londra.

LONDRA - È stato condannato dalla giustizia britannica a otto anni di carcere Aine Davis, considerato un membro del gruppo di foreign fighter inglesi dell'Isis noto come "Jihadi Beatles", per il finanziamento di attività terroristiche e il possesso di armi da fuoco per fini terroristici.

Si tratta per il 39enne detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel sud-est di Londra, di una pena meno pesante di quella inizialmente ipotizzata. Nella sua vicenda giudiziaria c'era stato un colpo di scena in ottobre: in collegamento video dalla prigione con la corte penale della Old Bailey nella capitale aveva ritrattato completamente la sua posizione legale, dichiarandosi colpevole e sperando così di incorrere in una pena detentiva meno grave, come è accaduto.

Originario del quartiere londinese di Hammersmith e soprannominato "Jihadi Paul", era stato arrestato nell'agosto del 2022 dagli agenti di Scotland Yard all'aeroporto di Luton. Era tornato nel Regno Unito dopo l'espulsione dalla Turchia dove era finito in manette nel 2015 e aveva scontato sette anni e mezzo di prigione per poi esser rilasciato e trasferito in un centro di detenzione per immigrati. Le accuse contro Davis riguardavano atti di terrorismo commessi nel 2013 e 2014, quando insieme agli altri membri del gruppo, Mohammed Emwazi (Jihadi John), El Shafee Elsheikh (Jihadi George) e Alexanda Kotey (Jihadi Ringo), partecipo' , anche se con un ruolo minore, all'atroce uccisione di ostaggi occidentali, tra i quali i britannici Alan Henning e David Haines.

Nei suoi confronti inoltre era intervenuta anche la giustizia italiana contestando il reato di sequestro di persona a scopo di terrorismo ai danni del cittadino italiano Federico Motka, rapito in Siria nel marzo del 2013 e liberato nel maggio del 2014.

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