Le stime, ancora provvisorie, raccontano di un bilancio a nove zeri per il maltempo che ha colpito la regione
FIRENZE - Sale a 2 miliardi la stima dei danni in Toscana per il maltempo. Lo ha reso noto il presidente della Regione, e commissario all'emergenza, Eugenio Giani che oggi ha incontrato a Campi Bisenzio (Firenze) il ministro della Protezione civile italiana Nello Musumeci e il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. Una stima ancora provvisoria, ha ricordato Giani, che sarà chiamato a stilare un'apposita relazione entro il 3 dicembre, "sommando quello che mi dicono i sindaci della trentina di Comuni più coinvolti. Vedo una grande voglia di ripresa ma deve essere sostenuta e supportata".
"La premier italiana Giorgia Meloni è sempre stata in stretto contatto con me e vuole venire in Toscana - ha detto Musumeci -, lo farà alla prima occasione possibile e mi ha incaricato di portare la sua vicinanza e ricordare che il governo in meno di 24 ore ha dichiarato la stato di emergenza".
Per il ministro "in Italia la prevenzione è all'anno zero. Negli ultimi 80 anni è mancata una politica di prevenzione strutturale" e per le alluvioni in Toscana "è stato detto che si è trattato di un evento straordinario: mettiamoci il cuore in pace, non è più un evento straordinario ma ordinario. Sarebbe un errore dire che la colpa è solo del cambiamento climatico. La colpa è anche dell'uomo".
Secondo Musumeci, "anche in Toscana è accaduto che alcuni torrenti siano stati tombati, che gli argini di alcuni torrenti non sono stati consolidati. Così come alcune vasche di espansione, benché finanziate, non sono mai state completate. Quel che è successo potrebbe tornare ad accadere, e serve un approccio nuovo e diverso".
Da parte del Governo italiano, ha assicurato, "sarà fatto tutto quello che è possibile e necessario nei tempi che le procedure burocratiche consentiranno. Vogliamo che si apra una stagione nuova. Occorre ricostruire ma ricostruire bene". Le parole di Musumeci non hanno mancato di accendere polemiche.
Secondo i parlamentari toscani del Partito democratico (Pd) italiano "il ministro è venuto oggi a Campi Bisenzio a fare politica. Lo abbiamo ascoltato minimizzare il problema del cambiamento climatico e cercare di addebitare agli enti locali toscani la responsabilità della mancata realizzazione di opere idrauliche essenziali e alle imprese quella di non essersi assicurate".
Critico anche il sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella (Pd): "ci aspettavamo un'attenzione e una sensibilità diversa - ha detto -. Invito il ministro a non fare polemica, non è vero che la Toscana è all'anno zero". "Voglio vivere uno spirito di grande collaborazione e spero che prevalga il clima rispetto alla prospettiva delle polemiche", ha auspicato Giani.