Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha invitato i sindacati a «desistere» dallo sciopero.
ROMA - Ennesimo scontro tra il ministero dei Trasporti e i sindacati di base che hanno indetto uno sciopero generale per lunedì 27 novembre.
Le rivendicazioni sono le stesse delle volte precedenti: aumenti salariali, migliori condizioni di lavoro e tutela della salute e della sicurezza degli impiegati. I sindacati contestano inoltre le privatizzazioni in atto nel settore dei trasporti pubblici e l'attacco al diritto di sciopero da parte delle istituzioni.
Matteo Salvini ha definito il diritto allo sciopero «sacrosanto» equiparandolo, tuttavia, al diritto al lavoro degli italiani: «Cercheremo di limitare al massimo i disagi per la cittadinanza», ha detto. Per poi rincarare la dose: «Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos». Interrogato sul da farsi ha detto: «Farò tutto quello che la legge mi permette di fare», ha aggiunto.
È anche scattata la lettera ai sindacati con l'invito a desistere dallo sciopero: «Il ministero auspica una risposta positiva nelle prossime ore. In caso contrario scatterà la convocazione al ministero per un tavolo di confronto», si legge nella nota.
Il blocco interesserà tutte le fasce orarie a eccezione di quelle tutelate: dalle 7 alle 10 e dalle 19 alle 21 il trasporto pubblico sarà garantito.