Il consigliere Jake Sullivan: «Il voto di oggi non cambia il fatto che il Congresso deve agire per rispondere a queste urgenti necessità,
WASHINGTON - I repubblicani al Senato hanno bloccato in un voto procedurale la proposta di legge con gli aiuti per Israele e l'Ucraina, chiedendo più severe misure di controllo al confine col Messico. Uno scontro che rischia di deragliare l'approvazione del provvedimento.
Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, in risposta a quanto avvenuto al Senato, ha detto che per la Casa Bianca gli aiuti a Israele e Ucraina e il rafforzamento della sicurezza al confine col Messico «sono priorità bipartisan che meritano sostegno bipartisan» e «il voto di oggi non cambia il fatto che il Congresso deve agire per rispondere a queste urgenti necessità, anche fornendo i finanziamenti urgentemente necessari per l'Ucraina entro la fine di quest'anno».
«C'è un'ampia maggioranza bipartisan al Congresso - prosegue - che sostiene l'Ucraina. Ciò era vero il giorno in cui Putin lanciò questa guerra brutale, e rimane vero anche oggi. Con i fondi per armare l'Ucraina quasi esauriti, ci troviamo ora di fronte a un momento cruciale di verità: gli Stati Uniti continueranno a sostenere l'Ucraina nella sua lotta per la libertà, o ignoreremo le lezioni della storia e lasceremo che Putin e l'autocrazia prevalgano?".
"La posta in gioco - aggiunge Sullivan - è troppo alta e le conseguenze troppo gravi per consentire a una minoranza del Congresso di tenere in ostaggio i finanziamenti all'Ucraina per qualsiasi questione non correlata. Il mondo ci guarda e la storia ci giudicherà. Se ce ne andiamo e Putin prende l'Ucraina, non si fermerà qui. È tempo che il Congresso finanzi le nostre priorità critiche per la sicurezza nazionale».