Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti è atteso nel Paese del Vicino Oriente. Il NYT: «Per discutere la nuova fase della guerra»
WASHINGTON / GERUSALEMME - Il segretario americano alla difesa Lloyd Austin III visiterà Israele e il Medio Oriente con l'amministrazione Biden che «spinge Israele a terminare la sua campagna su larga scala nella Striscia di Gaza entro poche settimane, e passare a una fase più mirata della sua guerra contro Hamas».
A scriverlo è il "New York Times", evidenziando come l'incontro tra Austin, il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant servirà a «discutere in dettaglio quando e come le forze israeliane porteranno avanti una nuova fase», che secondo i funzionari americani «coinvolgerebbe gruppi più piccoli di forze d'élite che entrerebbero e uscirebbero dai centri abitati di Gaza, conducendo missioni più precise e guidate dall'intelligence per trovare e uccidere leader di Hamas, salvare ostaggi e distruggere tunnel».
Mentre ci si aspetta che Austin dia sostegno alla campagna israeliana volta a distruggere le capacità di Hamas di condurre operazioni militari, il segretario americano rafforzerà l'importanza di tenere conto della sicurezza dei civili e la necessità fondamentale di aumentare la fornitura di assistenza umanitaria, ha detto un alto funzionario del Pentagono.
La visita di Austin, la seconda in Israele dal 7 ottobre, fa parte di una pressione a tutto campo da parte dell'amministrazione Biden per sollecitare Israele a concludere la parte ad alta intensità della guerra. A sottolineare l'urgenza, anche il capo di Stato maggiore Charles Brown si unirà ad Austin in Israele.
Il segretario si recherà anche in Bahrein, sede della Quinta Flotta della Marina americana, soprattutto per discutere della libertà di navigazione e della sicurezza marittima di fronte all'escalation nel Mar Rosso. Austin visiterà poi il Qatar e incontrerà gli alti funzionari che hanno svolto un ruolo importante nel facilitare il rilascio degli ostaggi. Infine, il segretario dovrebbe incontrare brevemente l'equipaggio della portaerei Gerald Ford nel Mediterraneo.