Hamas ha accusato Tel Aviv: non è la prima volta. I precedenti
GAZA - «L'esame dei corpi indica chiaramente che Israele ha rubato organi vitali». Recita così una nota divulgata da Hamas, che accusa l'esercito israeliano di avere «derubato della dignità» i corpi di 80 palestinesi restituiti ieri al valico di Kerem Shalom (a confine tra la Striscia di Gaza, Israele e l'Egitto).
Le accuse si iscrivono all'interno di un rapporto pubblicato il mese scorso da Euro-Med Human Rights Monitor - una organizzazione non-governativa e indipendente con sede a Ginevra - che da anni denuncia la pratica perpetrata ai danni della popolazione palestinese.
La Ong ha documentato il sequestro da parte dell'esercito israeliano di decine di corpi dal complesso ospedaliero di Al-Shifa, dall'ospedale Indonesiano e da altri ospedali situati lungo il cosiddetto "corridoio di sicurezza" che collega il Nord della Striscia di Gaza al Sud. L'esercito avrebbe inoltre recuperato 10 cadaveri seppelliti in una fossa comune nei pressi del complesso di Al-Shifa.
Le accuse si basano principalmente su rapporti di medici palestinesi, che dopo aver ricevuto in consegna i cadaveri si sono accorti che mancavano cuori, polmoni, fegati ma anche cornee e coclee (organi dell'udito).
I medici hanno specificato di non essere stati in grado di condurre un'analisi accurata dei cadaveri in questione dato che gli ospedali in cui operavano erano costantemente soggetti a violenti scontri e bombardamenti da parte delle forze israeliane. Hanno tuttavia potuto constatare un «forte sospetto» di furto in alcuni dei corpi ispezionati.
In un rapporto precedente Euro-Med Human Rights Monitor aveva avvertito che Israele deteneva decine di cadaveri in apposite celle frigorifere al fine di mantenere intatti i loro organi vitali.
Non è la prima volta - Sono molti i rapporti che accusano Israele di essere uno dei principali centri di commercio di organi a livello mondiale.
In un articolo pubblicato dalla CNN nel 2009 il capo di un laboratorio statale ha ammesso che negli anni '90 sono stati prelevati organi dai corpi dei soldati israeliani e dei combattenti palestinesi senza il consenso dei famigliari. Le sue dichiarazioni sono successivamente state confermate da funzionari di Stato israeliani.
In un'inchiesta mandata in onda sulla televisione israeliana nel 2014 alcuni alti funzionari dell'esercito avevano ammesso che la pelle dei combattenti palestinesi veniva utilizzata per sanare le ferite dei soldati israeliani. Il direttore del centro che si occupava di accumulare i tessuti umani aveva dichiarato che le riserve del centro ammontavano a 17 metri quadrati di tessuti, una quantità enorme rispetto alle reali necessità della popolazione israeliana.