Il leader nordcoreano ha chiesto all'esercito e all'industria della difesa di prepararsi in vista di un confronto con gli Stati Uniti.
PYONGYANG - Tamburi di guerra dalla Corea del Nord. Il leader Kim Jong-un ha chiesto all'esercito e all'industria bellica di intensificare i preparativi per un conflitto armato. Durante la riunione di fine anno del comitato centrale del Partito dei Lavoratori, che si sta svolgendo da giorni, il leader ha usato toni minacciosi additando gli Stati Uniti come responsabili dell’ostilità verso il suo paese. La sicurezza nella penisola coreana è in pericolo a causa di quelle che, secondo lui, sono provocazioni «senza precedenti» guidate dagli Stati Uniti.
Kim ha anche promesso di «espandere e sviluppare le relazioni di cooperazione strategica con i paesi indipendenti antimperialisti e di condurre dinamicamente azioni congiunte su scala internazionale». «Ha delineato i compiti militari per l’Esercito popolare e l’industria delle munizioni, nonché per i settori delle armi nucleari e della difesa civile, per accelerare ulteriormente i preparativi bellici», ha riferito la Korean Central News Agency (Kcna).
Minacce che, come ha ricordato lo stesso leader, sono sempre state seguite da fatti concreti. Lo scorso 18 dicembre non ha esitato a lanciare un missile balistico intercontinentale per dimostrare la volontà di rispondere a ogni provocazione da parte del «suo nemico».
Il fronte coreano torna quindi a infiammarsi. Dopo una serie senza precedenti di test missilistici durante lo scorso anno, la Corea del Nord ha nuovamente testato missili con capacità nucleare, compresi i missili balistici intercontinentali. Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno concordato in aprile di rafforzare la loro cooperazione militare e di espandere le esercitazioni militari.