Scioccanti le rivelazioni del 33enne che nella notte tra il 24 e il 25 dicembre ha ucciso sua moglie e i quattro figli
MEAUX - Il principale sospettato del pluriomicidio che ha scossa la cittadina francese di Meaux ha ammesso di aver commesso i fatti del 25 dicembre scorso. Lo riportano i media locali.
Dopo un periodo passato in ospedale sotto stretta sorveglianza per una ferita alla mano, il padre 33enne di nazionalità francese ha ammesso di aver ucciso la moglie e i figli e di avere successivamente lasciato il luogo del delitto.
Uno psichiatra si era precedentemente accertato che il suo stato di salute mentale fosse tale da sopportare le domande degli inquirenti. L'uomo era stato infatti internato in un ospedale psichiatrico nel 2019 per aver aggredito la moglie incinta di 7 mesi.
Durante l'interrogatorio - eseguito presso la sede della polizia giudiziaria di Versaille - l'uomo non è riuscito a identificare con precisione il movente della sua furia omicida. Ha tuttavia ammesso di avere «sentito delle voci» che lo hanno spinto «a fare del male». Ha inoltre affermato di essersi sentito «completamente vuoto» dopo il fatto di sangue.
Nelle prossime ore sarà scortato al tribunale di Meaux per essere incriminato. Lì verrà deciso della sua collocazione in custodia cautelare, che dipenderà anch'essa dal suo stato di salute mentale. È infatti possibile che venga rinchiuso in una struttura specializzata.
I risultati delle autopsie - pubblicate nelle ultime ore dall'ufficio del procuratore Jean-Baptiste Bladier - confermano che la madre e le due figlie più grandi (di 7 e 10 anni) sono state accoltellate circa 10 volte ciascuna. I colpi sono stati inferiti con «grande violenza».
Per i due figli più piccoli (di 4 anni e 9 mesi) è stata confermata l'ipotesi di strangolamento.