I russi avrebbero deliberatamente sottostimato le vittime dell'inondazione di giugno
MOSCA - Le autorità russe hanno ampiamente e deliberatamente sottostimato i morti dovuti all'inondazione seguita all'esplosione che ha distrutto a giugno la diga di Kakhovka, nella regione meridionale ucraina di Kherson. Lo riporta un'inchiesta dell'Associated Press.
Mosca ha dichiarato che 59 persone sono annegate nel territorio sotto il suo controllo, ma secondo l'Ap il numero è almeno nell'ordine delle centinaia nella sola città di Oleshky. Lo ha stabilito parlando con gli operatori sanitari e le altre persone della città, secondo le quali le autorità di Mosca hanno nascosto il vero numero di morti prendendo il controllo dell'emissione dei certificati di morte, rimuovendo immediatamente i corpi non reclamati dai familiari e impedendo agli operatori sanitari locali e ai volontari di occuparsi dei morti.
In questa città, diventata tristemente la più famosa per la tragedia, sarà probabilmente impossibile stabilire il numero esatto dei morti anche se questo territorio dovesse essere riconquistato dagli ucraini.
«L'entità di questa tragedia non la comprende solo la Russia, ma nemmeno l'Ucraina», ha detto Svitlana, un'infermiera che inizialmente ha supervisionato il processo di raccolta dei certificati di morte e che in seguito è fuggita nel territorio controllato dall'Ucraina. «È una tragedia enorme».