L'attacco ha colpito, a dicembre, la principale rete telefonica ucraina, interrompendo i servizi (per giorni) per 24 milioni di utenti
KIEV - Gli hacker russi hanno bucato il sistema della società di telecomunicazioni ucraina Kyivstar, la più grande del Paese, almeno da maggio dello scorso anno in un attacco «distruttivo» che doveva servire come un «grande avvertimento» per l'Occidente: ha rivelato Illia Vitiuk, capo del dipartimento di sicurezza informatica del Servizio di intelligence di Kiev (Sbu) in una intervista pubblicata dal sito della Reuters.
Un hacking che avrebbe causato una distruzione «disastrosa» e mirava a sferrare un colpo psicologico oltre che a raccogliere informazioni.
L'attacco hacker, uno dei più drammatici dall'invasione russa di 13 mesi fa, ha interrotto i servizi forniti dal più grande operatore di telecomunicazioni ucraino per circa 24 milioni di utenti per giorni a partire dal 12 dicembre.
L'attacco - ha detto Vitiuk - ha spazzato via «quasi tutto», compresi migliaia di server e Pc virtuali, ha «completamente distrutto il nucleo dell'operatore di telecomunicazioni». In ogni caso, Vitiuk ha voluto rassicurare sul fatto che l'infiltrazione non ha avuto un grande impatto sull'esercito ucraino.