Il piano è stato messo a nudo una decina di giorni fa. Da allora si sono moltiplicate le proteste in piazza
BERLINO - Circa 250.000 persone sono scese in piazza ieri in tutta la Germania per protestare contro il partito di estrema destra Afd, dopo che è emerso che i membri del gruppo politico hanno discusso piani di deportazione di massa degli stranieri.
Circa 35.000 persone hanno marciato a Francoforte sotto lo striscione «Difendere la democrazia - Francoforte contro l'Afd». Un numero simile di persone si è radunato nella città settentrionale di Hannover, con alcuni che portavano manifesti come «via i nazisti».
Altri 30.000 si sono riuniti nella città occidentale di Dortmund. In tutto, sono state indette manifestazioni in circa 100 località in tutta la Germania da venerdì e per tutto il fine settimana, compreso un corteo domani a Berlino.
La televisione pubblica ARD ha stimato che sabato la partecipazione alle manifestazioni sia stata di 250.000 persone. Non solo i politici, ma anche le chiese e gli allenatori della Bundesliga hanno invitato a opporsi all'Afd, in un'ondata di mobilitazione contro il partito di estrema destra innescata da informazioni rilanciate dieci giorni fa su una riunione, rimasta segreta per un mese e mezzo, in cui diversi politici dell'Afd hanno discusso dell'espulsione di immigrati e «cittadini non assimilati» in un incontro con gli estremisti.
Tra i partecipanti alla riunione anche Martin Sellner, leader del Movimento Identitario austriaco, che aderisce alla teoria della «grande sostituzione» secondo la quale esiste un complotto da parte dei migranti non bianchi per sostituire la popolazione bianca «nativa» europea.