Cerca e trova immobili
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov dopo l'incontro con Ignazio Cassis a New York
NEW YORK - La Svizzera non è un Paese neutrale e persegue una politica di sicurezza apertamente anti-russa. È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a seguito del suo incontro con Ignazio Cassis presso la sede dell'ONU di New York. Lo riporta RT.
In conferenza stampa il ministro degli Esteri russo ha dichiarato che Cassis aveva tentato di convincerlo ad accettare la Svizzera in quanto mediatrice del conflitto in Ucraina: «Gli ho spiegato che il mediatore dev'essere neutrale», ha dichiarato, alludendo al fatto che «in passato la Svizzera era famosa non solo per la sua neutralità militare, ma anche per la sua neutralità in senso più ampio». Stando a Lavrov è per questo motivo che il nostro Paese è stato in grado di «ospitare con successo diversi processi di negoziazione».
Ma secondo il capo della diplomazia russa, il governo svizzero ha abbandonato la sua politica di neutralità, adottando una strategia che mira a sviluppare un sistema di sicurezza in Europa «non con la Russia, ma contro di essa», ha aggiunto il ministro.
Anche la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova si è espressa in merito alla proposta di Cassis: «Tali pseudo-iniziative sono volte a creare la sensazione di una qualche attività finalizzata alla pace, mentre contemporaneamente continuano le forniture di armi e la ricerca di modi per sostenere il regime di Kiev».
La Zakharova ha intimato alla Svizzera di «smettere di inviare armi all'Ucraina e di incitare al conflitto», aggiungendo che non si può parlare di iniziative di pace con chi cerca di infliggere «una sconfitta strategica» alla Russia.
