È dovuta intervenire la polizia per rompere il vetro che separava Ethan dai suoi famigliari.
BRISBANE - Ethan ha tre anni e - non si sa come - è finito in trappola, nella macchina automatica che distribuisce premi, in questo caso splendidi peluche. Basta pagare e poi si ha il diritto di provare a pescare l'orsetto preferito.
Probabilmente affascinato da tutti quei pupazzi colorati, il piccolo, approfittando della distrazione del padre, si è arrampicato sulla macchinetta. In qualche modo è riuscito ad aprire la vetrina cascando tra i "morbidosi". Peccato però che la vetrina si sia richiusa alle sue spalle.
«Non ho potuto fare a meno di ridere pensando "come è successo?" Perché non era ferito, non era triste, quindi era facile ridere mentre lui si divertiva come non mai», ha spiegato il papà di Ethan ai giornalisti di Abc Australia.
Ma passati alcuni istanti di piacevole sorpresa, è sorta la domanda: «Come farò ora a tirarlo fuori?». Da qui la decisione di chiamare - dal centro commerciale dove il bimbo e la sua famiglia si trovavano lo scorso sabato -, prima la società che si occupa della manutenzione e poi il nonno di Ethan. Ma la speranza di ricevere aiuto è andata delusa.
Decisivo è stato invece l'intervento della Polizia del Qeensland che ha coordinato il recupero. I genitori hanno infatti distratto e fatto chiudere gli occhi al bambino, mentre nell'angolo opposto gli agenti hanno rotto il vetro e "liberato" Ethan che, per niente spaventato, ma solo un po' intimorito dalla presenza di due veri poliziotti, è stato riconsegnato alla sua famiglia. Sano e salvo.
Il bimbo si è infine assicurato un peluche a forma di koala e vestito da poliziotto. Quanto invece alla causa del disguido, un portavoce del centro commerciale ha assicurato: «Stiamo discutendo con il fornitore delle macchinette per vedere quali misure possono essere adottate per evitare il ripetersi di quanto avvenuto».