Gli attacchi sono avvenuti in 13 località yemenite, «in risposta a quelli dei ribelli contro le navi commerciali e internazionale»
SAN'A' - Stati Uniti e Regno Unito hanno colpito «decine di obiettivi» Houthi. Lo riferisce un comunicato congiunto nel quale si sottolinea che l'obiettivo degli attacchi è «ristabilire la pace e la stabilità».
Gli attacchi hanno colpito «36 obiettivi Houthi in 13 località dello Yemen in risposta ai continui attacchi dei ribelli contro le navi commerciali e internazionali, nonché le navi militari in transito nel Mar Rosso», si legge nel comunicato congiunto.
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin avverte gli Houthi che dovranno affrontare «ulteriori conseguenze» se non cesseranno gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso. In una nota il capo del Pentagono ha sottolineato che «l'azione militare di oggi invia un chiaro messaggio ai ribelli che continueranno a subire ulteriori conseguenze se non porranno fine ai loro attacchi illegali contro le navi da guerra e le navi da guerra internazionali».
Da parte sua il ministro della Difesa britannico Grant Shapps - citato dal Guardian - ha affermato che è «dovere della Gran Bretagna proteggere le vite degli innocenti e preservare la libertà di navigazione».
«La Royal Air Force si è impegnata in una terza ondata di attacchi proporzionati e mirati contro obiettivi militari Houthi nello Yemen - ha aggiunto -. Abbiamo agito a fianco dei nostri alleati statunitensi, con il sostegno di molti partner internazionali, per legittima difesa e in conformità con il diritto internazionale». Shapps si è infine detto «fiducioso che i nostri ultimi attacchi abbiano ulteriormente indebolito le capacità degli Houthi».
«Il bombardamento da parte della coalizione anglo-americana di un certo numero di province yemenite - ha affermato su X (ex Twutter) Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli Houthi - non cambierà la nostra posizione. Le nostre operazioni militari contro Israele continueranno fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non saranno fermati e l'assedio non sarà tolto, non importa quanto costi il sacrificio».
«L'aggressione americano-britannica contro lo Yemen non rimarrà senza risposta, e andremo incontro a un'escalation con un'escalation», ha aggiunto.