L'indagine è nata dopo un episodio avvenuto prima di Natale. Gli agenti dovranno ora chiarire se si è di fronte a un gruppo strutturato.
ROMA - Dalle prime ore del mattino sono in corso a Ferrara ventiquattro perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati per apologia del fascismo, istigazione all'odio razziale, minacce e vilipendio delle Forze Armate italiane.
Il provvedimento, emesso dalla Procura estense, è tuttora in esecuzione da parte degli operatori della Polizia di Stato, delle Divisioni investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) di Ferrara Bologna e Ravenna, coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Sul posto sono presenti anche operatori specializzati della Polizia Postale italiana per analizzare il materiale informatico oggetto di sequestro.
L'indagine, che ha portato all'operazione "Bravi ragazzi" coordinata dalla Procura di Ferrara, parte da una cena, prima di Natale, durante la quale un gruppo di persone si sarebbe ritrovato, in un ristorante, inneggiando al nazismo e a Hitler. C'erano anche volantini con contenuti simili e con minacce nei confronti delle forze di polizia italiane. L'obiettivo delle perquisizioni e degli accertamenti in corso da parte della Polizia, anche informatici, è di capire se l'episodio in questione sia stato isolato o se si è di fronte a un gruppo strutturato.