Si tratta di almeno 73 persone, ma potrebbero essere molte di più. Zelensky invita l'Occidente a perseguire Putin
MOSCA - Oltre 100 persone sono state fermate in varie città russe, tra cui Mosca e San Pietroburgo, durante raduni in memoria di Alexei Navalny, secondo quanto riferisce l'organizzazione per i diritti umani Ong-Info.
In precedenza gli osservatori sul rispetto dei diritti umani avevano riferito di almeno 73 persone fermate dalle autorità in tutta la Russia durante veglie e altre commemorazioni.
Dmitry Anisimov, portavoce di Ovd-Info, aveva detto alla Cnn che è probabile che siano state fermate ancora più persone. Il gruppo ha segnalato questi casi in numerose città, tra cui Murmansk, Mosca, Rostov sul Don, Nizhny Novgorod e San Pietroburgo.
In precedenza le autorità avevano avvertito che qualsiasi manifestazione a Mosca non era autorizzata e che chiunque vi avesse preso parte sarebbe stato passibile di arresto.
Manifestazioni di questo genere si sono svolte nelle scorse ore in mezzo mondo, dal Canada agli Stati Uniti passando per la Germania e la Bulgaria.
Zelensky invita i leader occidentali a non farsi da parte
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i leader mondiali a non farsi da parte e a ritenere Putin responsabile dell'omicidio del leader dell'opposizione russa Alexei Navalny. Lo scrive Ukrinform.
«Putin è già diventato uno dei dittatori più sanguinari della storia europea. Tuttavia, purtroppo, il suo cammino non è ancora finito. Collaboreremo con chiunque nel mondo possa consegnarlo alla giustizia. Esorto tutti i leader mondiali a non rimanere in silenzio e a non farsi da parte. L'assassino deve essere punito», ha detto Zelensky durante una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi.
Ha quindi aggiunto che «oggi è estremamente importante che tutti coloro che nel mondo hanno a cuore la vita lavorino insieme per ottenere risultati concreti ed equi».