Al 15 dicembre 2023 almeno 118 persone avevano subito violenze sessuali, tra cui stupro, stupro di gruppo e tentato stupro
KHARTUM - Le Nazioni Unite denunciano che in Sudan entrambe le parti coinvolte nella guerra civile hanno commesso terribili violazioni e abusi e documenta «attacchi indiscriminati, violenze sessuali, saccheggi, l'arruolamento di giovani e bambini».
«Alcune di queste violazioni potrebbero equivalere a crimini di guerra», ha affermato l'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, Volker Türk, commentando il rapporto reso noto oggi a Ginevra.
Il rapporto copre il periodo dallo scoppio del conflitto, il 15 aprile 2023, al 15 dicembre scorso e descrive in dettaglio le violazioni e abusi commesse sia delle Forze armate sudanesi (Saf) che delle Forze di supporto rapido (Rsf).
Al 15 dicembre 2023 almeno 118 persone avevano subito violenze sessuali, tra cui stupro, stupro di gruppo e tentato stupro. Inoltre, sempre fino a metà dicembre, oltre 6,7 milioni di persone risultavano sfollate sia in Sudan che nei Paesi vicini.
«Le testimonianze provenienti dal Sudan parlano di morte, sofferenza e disperazione, mentre il conflitto insensato, le violazioni e gli abusi dei diritti umani persistono senza che se ne intraveda la fine», ha deplorato Turk, chiedendo indagini su tutte le «accuse di violazioni e abusi».
L'Alto Commissario ha inoltre esortato entrambe le parti in conflitto a garantire un accesso rapido e senza ostacoli agli aiuti umanitari in tutte le aree sotto il loro rispettivo controllo.