Nella regione separatista vivono oltre 220mila cittadini russi
CHISINAU - Le autorità della autoproclamata Repubblica della Transnistria, entità separatista filorussa sul territorio della Moldavia, hanno indicato che intendono chiedere «aiuto» a Mosca contro le «pressioni» di Chisinau. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
Secondo quest'ultima, una risoluzione approvata dal Congresso della Transnistria chiede di «rivolgersi al Consiglio della Federazione russa e alla Duma di Stato con la richiesta di attuare misure per proteggere la Transnistria di fronte» a quella che viene definita «una crescente pressione della Moldavia».
Nel testo, i separatisti affermano che «più di 220'000 cittadini russi risiedono nella zona della repubblica secessionista non riconosciuta, che il mantenimento della pace da parte russa nella regione del fiume Dnestr ha avuto successo e che la Russia ha agito da mediatore nei colloqui tra Chisinau e Tiraspol».
Secondo l'agenzia di stampa France-Presse (Afp), l'autoproclamato Consiglio supremo della regione separatista aveva prima dichiarato che avrebbe discusso della «situazione politica e socioeconomica» nella regione parlando di quelle che aveva definito «pressioni» da parte della Moldavia.
Le reazioni della Russia - Il Paese tiene in considerazione la richiesta di aiuto da parte della Transnistria, poiché «proteggere gli interessi» dei cittadini dell'entità separatista in Moldavia è «tra le priorità» di Mosca. Lo ha indicato il ministero degli esteri, citato dalle agenzie russe.
«Proteggere gli interessi dei residenti della Transnistria, i nostri compatrioti, è una delle priorità», ha sottolineato il ministero degli esteri, in riferimento alla popolazione di etnia russa dell'entità separatista. «Tutte le richieste sono sempre tenute attentamente in considerazione dai competenti dipartimenti russi».
Alla Russia la Transnistria chiede un «sostegno diplomatico» per risolvere le dispute con il governo moldavo, ha dal canto suo affermato il ministro degli esteri dell'entità separatista filorussa, Vitaly Ignatiev, in merito alla richiesta di aiuto lanciata a Mosca dal Congresso dei deputati di Tiraspol contro quella che ha definito la "crescente pressione della Moldavia".
«Prima di tutto - ha sottolineato Ignatiev - stiamo parlando di una richiesta di sostegno diplomatico. Diciamo che la Russia è un garante responsabile per la soluzione del conflitto in Transnistria».
Il rappresentante di Tiraspol ha ricordato che la Russia fa parte del gruppo negoziale "cinque più due", nel quale sono presenti anche Moldavia, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), Ucraina e la stessa Transnistria, oltre a osservatori della Ue degli Usa.