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Uccidono l’amico e vanno a giocare al bar La vita della coppia di amici in carcere per l'omicidio di Andrea Bossi.
CAIRATE - Sono in carcere con l’accusa d’avere ammazzato un loro amico, Andrea Bossi, nel suo appartamento di Cairate, in provincia di Varese, a fine gennaio. Gli inquirenti stanno definendo i contorni dell’agire della coppia di amici definita dal Corriere della Sera «diabolica», responsabile per il fatto delitto avvenuto oltre confine.
Una vita, quella dei due ventenni descritta dalla stampa italiana, spesa fra le slot machine del bar, gli aperitivi («non tanto per bere quanto per farsi bastare pizzette, patatine, e olive come colazione, pranzo e cena», scrive il Corsera), gli incontri con la gente di strada, fra «balordi, spacciatori e perditempo».
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due avrebbero abbandonato agonizzante la vittima dopo averlo accoltellato alla giugulare. Inoltre, avrebbero prelevato denaro al bancomat con le tessere di Andrea Bossi, si sono tenuti addosso uno dei due cellulari della vittima. La coppia, intercettata, ha parlato al telefono della scena del crimine sulla quale avevano depositato impronte e macchie di sangue. Inoltre, hanno vagato per «Compro oro» con l’obiettivo di vendere parte della refurtiva, prima di recarsi a giocare al bar.
Al momento dell'arresto i due non avrebbero mostrato nessun segno di pentimento o disperazione
L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Busto Arsizio.
